Lo scorso anno Aurelio Mistruzzi e sua moglie sono stati inseriti fra i Giusti tra le Nazioni e la numismatica italiana rende loro omaggio nella Giornata della Memoria

 

Autoritratto del maestro Aurelio Mistruzzi in una medaglia in bronzo di grande modulo risalente al 1945 e realizzata per il suo 65° compleanno
Autoritratto del maestro Aurelio Mistruzzi in una medaglia in bronzo di grande modulo risalente al 1945 e realizzata per il suo 65° compleanno

di Roberto Ganganelli | Nella sua vita ha effigiato su monete, medaglie, placchette, disegni e sculture ogni sorta di personaggi: re, dittatori e pontefici, illustri e caduti senza nome. La sua arte ha attraversato il Novecento – non solo italiano – con la potenza di una personalità creativa unica, solenne e classica ma sempre senza retorica.

Parliamo di Aurelio Mistruzzi, friulano di Villaorba nato nel 1880 e trasferitosi a Roma nel 1914, dove rimarrà fino alla morte nel 1960, per seguire i corsi della Scuola dell’arte della medaglia. E della medaglia (oltre che della moneta) come sublime forma d’arte Mistruzzi seppe fare la massima espressione della sua vita diventando incisore dei papi e lasciandoci capolavori assoluti che, tuttavia, qui oggi non ricorderemo.

Aurelio Mistruzzi, al tavolo da modellazione, all'opera sotto l'attento sguardo della moglie Melanie, compagna di una vita
Aurelio Mistruzzi, al tavolo da modellazione, all’opera sotto l’attento sguardo della moglie Melanie, compagna di una vita

Oggi 27 gennaio, infatti, è la Giornata della Memoria e ciò che vogliamo ricordare sono i milioni di persone che la follia antisemita, dilagata dalla Germania nazista in tutta l’Europa, trasformò in vittime innocenti in una delle più grandi tragedie della storia. Accanto alle vittime ci furono i carnefici – non tutti hanno pagato per quanto fatto nei confronti del genere umano – e, per fortuna, ci furono anche gli angeli, i benefattori, gli Schindler e i Perlasca assurti all’onore delle cronache e i tanti finiti nell’oblio.

Ebbene, tra questi uomini silenziosi e coraggiosi – chi salva una vita umana, salva l’umanità intera – ci furono anche il maestro Aurelio Mistruzzi e sua moglie Melanie Jaiteles che un anno fa sono stati insigniti da Israele del titolo di Giusti tra le Nazioni, e il loro nome inscritto nello Yad Vashem di Gerusalemme.

Lea Polgar in una foto d'infanzia con i fratelli e in un'immagine dello scorso anno scattata durane le celebrazioni a Udine in onore dei coniugi Mistruzzi
Lea Polgar in una foto d’infanzia con i fratelli e in un’immagine dello scorso anno scattata durane le celebrazioni a Udine in onore dei coniugi Mistruzzi

La ragione? Aver nascosto nel 1943 nella loro casa romana al quartiere Prati, al civico 46 di viale Carso, una ragazzina ebrea fiumana di dieci anni – Lea Polgar – a rischio della loro stessa vita e di quella delle figlie (l’unico figlio maschio, Diego, ufficiale sommergibilista, era morto in guerra nel 1940). Ma Mistruzzi fece di più: non pago di proteggere una giovane innocente si dedicò – complici le sue abilità grafiche – a realizzare false carte d’identità che salvarono più di una vita.

Dolore e memoria familiare in medaglia: l'omaggio di Mistruzzi al figlio Diego, ufficiale sommergibilista della Regia Marina, caduto nel 1940
Dolore e memoria familiare in medaglia: l’omaggio di Mistruzzi al figlio Diego, ufficiale sommergibilista della Regia Marina, caduto nel 1940

Per queste ragioni lo scorso anno, di questi tempi, una targa ricordo è stata scoperta sulla casa dei coniugi Mistruzzi a Roma e una mostra fotografica e di opere d’arte è stata organizzata ad Udine. Per queste ragioni, perché Mistruzzi fu un uomo giusto e mite e non solo un eccellente artista, lo ricordiamo oggi – nella Giornata della Memoria 2020 – insieme a sua moglie Melanie, coraggiosa e forte donna che gli fu al fianco per una vita. Perché tutti noi, che ancora oggi possiamo godere dei frutti dell’arte di un grande maestro, ricordiamo d’ora in poi Aurelio e Melanie con una gratitudine diversa e ancor più forte.

Per leggere la storia di Lea Polgar, scampata all’Olocausto grazie ad Aurelio e Melanie Mistruzzi, clicca qui.

Per leggere il toccante ricordo dei coniugi Mistruzzi a firma del nipote Diego Urbani clicca qui.