Cinquant’anni, tanti ne sono trascorsi da quel 1974 in cui la monetazione repubblicana viveva una delle sue pagine più importanti: per la prima volta dal 1946, infatti, agli spiccioli di normale circolazione, uguali anno dopo anno, si aggiungeva la prima di una serie di monete da 100 lire commemorative.

Già nel 1961 e nel 1965 le 500 lire in argento Unità d’Italia e Dante Alighieri avevano, è vero, fatto la loro comparsa ma la scelta di dedicate lo spicciolo in acmonital da 100 lire a speciali celebrazioni rese queste monete davvero rivoluzionarie.

Omaggio a Marconi nel centenario della nascita

A finire su quello storico tondello Guglielmo Marconi, premio Nobel e figura rivoluzionaria nell’evoluzione delle trasmissioni a distanza, nato un secolo prima. A rendergli omaggio il talento di Guerrino Mattia Monassi, capo incisore della Zecca di Stato dal 1963, che modella sul dritto della moneta un espressivo volto di tre quarti dello scienziato italiano e al rovescio un’antenna trasmittente per segnali in onde medie ideata da Marconi stesso.

monete da 100 lire commemorative italia marconi fao accademia navale università bologna banca d'italia acmonital argentoLe monete da 100 lire commemorative Marconi immesse in circolazione furono ben 50 milioni e ancora oggi, a dispetto di tante fake news che parlano di prezzi di centinaia o migliaia di euro, questa coniazione è comunissima sul mercato numismatico e reperibile in ottima conservazione perfino al prezzo di un euro.

Discorso diverso, ovviamente, per le versioni di prova e per la prova in argento a 986 millesimi, coniata con lo stesso peso e diametro della 100 lire in acmonital (11 grammi per 27,8 millimetri). Questa prova – confezionata in astuccio insieme a un esemplare di serie mediamente appare sul mercato a 200/250 euro.

Nutrire il mondo, la missione della FAO in moneta

Cinque anni dopo lo spicciolo per Marconi, è Sergio Giandomenico a scrivere il secondo atto nella storia delle monete da 100 lire commemorative con una emissione dedicata alla FAO. Sul dritto, l’artista modella un profilo di giovane donna con i capelli raccolti in una treccia – una sorta di moderna e benevola Cerere – e al rovescio una mucca e un vitello campeggiano su un intreccio di meridiani e paralleli.

Il tema dell’emissione, NUTRIRE IL MONDO, è impresso in alto a sensibilizzare gli italiani sulle tante campagne intraaprese dall’Agenzia ONU per l’Alimentazione e l’agricoltura nelle regioni più povere e arretrate del pianeta, soprattutto in Africa e Asia. Contingente, 78,34 milioni di esemplari.

Bandiere al vento per l’Accademia navale di Livorno

monete da 100 lire commemorative italia marconi fao accademia navale università bologna banca d'italia acmonital argentoNel 1981, centenario di fondazione dell’Accademia navale di Livorno la produzione di monete da 100 lire commemorative fu pari a 9,5 milioni. Istituto formativo di eccellenza da cui escono gli ufficiali di carriera della Marina militare, l’Accademia navale si guadagna così l’onore di apparire su uno spicciolo commemorativo che, dato anche il suo generoso diametro, si presta a raffigurazioni complesse.

Il maestro Mario Vallucci riserva il dritto all’emblema dell’Accademia navale – un’ancora e un timone sormontati dalla corona turrita – mentre al rovescio la bandiera della Marina militare sventola sul pennone della nave scuola Amerigo Vespucci di fronte alla facciata della sede livornese progettata dal capitano del Genio militare Luigi Pestalozza.

È questa, di fatto, l’ultima puntata nella storia delle monete da 100 lire commemorative italiane, per lo meno quelle destinate alla normale circolazione; la Zecca di Stato, infatti, in quel periodo di “esperimenti numismatici” che furono gli anni a cavallo tra gli ’80 e i ’90 realizzò altre due pezzature speciali da 100 lire, entrambe in argento e riservate ai collezionisti.

Alma mater srudiorum, nove secoli dell’ateneo di Bologna

La prima, stesso diametro della moneta in acmonital (27,8 millimetri) venne coniata nel 1988, parte di un trittico dedicato ai nove secoli dalla fondazione dell’Università di Bologna. La modellò Ettore Lorenzo Frapiccini collocando al dritto la figura di uno studente di epoca rinascimentale, intento ad ascoltare la lezione, e al rovescio la torre della Specola, l’osservatorio astronomico dell’ateneo bolognese. Otto grammi d’argento a 835 millesimi per questa 100 lire che venne commercializzata in 68.042 serie fior di conio e 12.728 in fondo specchio: tirature enormi se paragonate a quelle delle monete da collezione di oggi.

Dal trittico 1993 per il secolo della Banca d’Italia

Nel 1993 le monete da 100 lire commemorative (di nuovo in argento) cambiarono di nuovo pelle: un nuovo trittico, per il secolo dalla fondazione della Banca d’Italia, le vide coniate con un peso di soli 4,5 grammi e diametro di 22 millimetri. Le modellò ancora il maestro Frapiccini che volle abbinare un’Italia turrita e laureata, classica ed elegante, con un rovescio a tema, un torchio da stampa antico destinato all’impressione della cartamoneta. Tiratura 10.400 esemplari fior di conio e altrettanti fondo specchio.

Di cambiamento in cambiamento, eccoci giunti al 1995, l’anno in cui viderola luce le ultime monete da 100 lire commemorative della Repubblica. La moneta, nata nel 1954 dalla creatività di Giuseppe Romagnoli e dal bulino di Pietro Giampaoli al tipo della Minerva, si era infatti dapprima ridotta di peso e diametro – con le emissioni “mignon” del 1990-1992, poco apprezzate dal pubblico – per poi cambiare pelle in modo definitivo dal 1993 con il nuovo tipo in cupronickel (22 millimetri per 4,5 grammi) modellato da Laura Cretara.

Cento milioni di monete da 100 lire dedicate alla FAO

Nel 1994 la FAO ebbe una nuova moneta, in occasione cinquant’anni di attività. Il simbolo dell’agenzia delle Nazioni unite, il motto FIAT PANIS, una spiga e un ramo d’ulivo intrecciati al valore 100 spiccano su una rappresentazione simbolica del pianeta Terra – ideata da Laura Cretara – per ricordarci il ruolo fondamentale dell’agricoltura e il diritto di ogni popolo a una sufficiente alimentazione.

monete da 100 lire commemorative italia marconi fao accademia navale università bologna banca d'italia acmonital argento

Le monete di questo tipo prodotte e confezionate nelle serie fondo specchio per i numismatici furono appena 7800; ben 100 milioni, invece, quelle che furono immesse nella normale circolazione compiendo ancora una volta un piccolo miracolo – che ogni moneta è capace di fare – comunicando storia, valori e attualità. Un altro spicciolo che, a dispetto di tante fake news, non ha mai assunto un valore commerciale ma che conserva intatti tutto il suo fascino e significato.

Se questo articolo vi ha incuriositi e volete saperne di più anche sulle monete da 200 lire cliccate qui. Se invece volete approfondire la storia delle monete commemorative bimetalliche da 500 lire, cliccate qui per la prima parte oppure cliccate qui per la seconda parte.