Coniazioni in oro e argento dal mondo classico, monete medievali e moderne italiane , ma anche coniazioni mondiali e medaglie: questo e altro nell’incanto Artemide LX del 28-28 ottobre

 

informazione pubblicitaria | Si svolgerà il 28 e 29 ottobre prossimi l’asta Artemide LX, che sarà battuta live con prima sessione (lotti 1-486) sabato 28 ottobre dalle ore 15.00 e seconda sessione (lotti 487-1112) domenica 29 ottobre dalle ore 15.00. Le offerte preliminari sono già aperte sia nel sito di Artemide Aste (clicca qui) che sul portale DeaMoneta (clicca qui) e, naturalmente, per ogni quesito in merito all’incanto, alla registrazione per effettuare offerte o a lotti particolari è possibile scrivere a info@artemideaste.com.

L’asta Artemide LX comprende come sempre ampie selezioni di monete greche (288) e romane (185 repubblicane e 158 imperiali) senza contare coniazioni barbariche, bizantine e dell’Oriente latino, monete medievali e moderne italiane, medaglie e placchette ed emissioni mondiali. E ora, dal ricco catalogo di vendita del 28-29 ottobre, con piacere vi offriamo una selezione ragionata di esemplari particolari o eccellenti fra i tanti che potere poi scoprire da casa.

Monetazione greca, magno greca e siciliana

Prima tappa del nostro viaggio Neapolis, con il lotto 21: una incantevole Partenope su una didracma del 317-300 a.C. fra delfini si abbina al toro con testa umana sormontato dalla Nike. Bast d’asta 500 euro. Al lotto 42, invece, da 500 euro parte una bella oncia fusa del 225-217 a.C. di Luceria ai tipi della rana e della spiga ma è solo uno dei tanti bei bronzi antichi di questa sezione.

Notevole la selezione di stateri di Tarentum e, per primo, vi segnaliamo il lotto 63, sul quale si abbinano Phalantos sul delfino e un ippocampo con conchiglia: un condensato di mitologia e bellezza conito nel 500-490 a.C. con base di 1500 euro (VIDEO). Una “ipnotica” civetta campeggia invece sul lotto 74, sempre per Tarentum: si tratta di una dracma del 281-272 a.C. con al dritto la testa di Atena (VIDEO) alla base di 250. Solo uno dei tanti esemplari in argento di alta qualità dell’asta Artemide LX.

Il lotto 106 ci riporta invece alla presenza di Annibale in Italia: si tratta di un 3/8 di shekel in elettro con testa gianiforme femmiline e Zeus su quadriga: risalente al 216-211 a.C. parte da una base di 2000 euro. Sempre punica è la magnifica trtradracma al lotto 131, coniata ad Entella nel 320/315-300 a.C. e su cui Aretusa al dritto si sposa con la classica raffigurazione del cavallo e della palma. Di eccellente qualità, merita 6000 euro di base (VIDEO).

Anche il bronzo riserva piacevoli sorprese, nell’asta Artemide LX del 28-29 ottobre: ad esempio il lotto 189, un’emilitra di Siracusa del 405-400 a.C. firmata al rovescio da un maestro del bulino, probabilmente Eumenes: di fine stile, parte da 300 euro. Altro piccolo capolavoro, al lotto 201, un bronzo del 278-276 a.C. sempre per Siracusa, periodo della dominazione di Pirro: bella l’Atena elmata, ma eccezionale il rovescio con la grande spiga circondata da fronde di quercia (VIDEO). Tutto alla base di 500 euro.

La scelta di zecche, nominali e monete della Grecia continentale e di Magna Grecia e Sicilia è davvero ampia e non vi resta dunque che approfondirla per trovare piccoli e grandi tesori di vostro interesse.

Monetazione romana repubblicana

Roma arcaica, Roma repubblicana: un altro settore della numismatica classica dal fascino intramontabile come testimonia, ad esempio, il lotto 310, un maestoso asse fuso in bronzo con doppio Apollo risalente al 275-270 a.C. e offerto (VIDEO) alla base di 3000 euro. C’è poi l’oro, rarissimo ed eccezionale specie se nelle condizioni del lotto 335: si tratta infatti dei 60 assi del 211-208 a.C. con Marte elmato e aquila su fulmini, uno dei pezzi più belli e importanti del periodo (VIDEO): in grande conservazione, è qui proposto da 8000 euro.

Tanti e interessanti anche i denari in argento dell’asta Artemide LX: spicca al lotto 403 un esemplare dell’83 a.C. di C. Norbanus in alta conservazione a 500 euro mentre al lotto 424 colpisce, anche per la patina, uno di Q. Pomponius Musa del 66 a.C. con Apollo ed Ercole Musagete: la base è di 1000 euro (VIDEO). A seguire vi consigliamo di prendere in esame anche la bella scelta di denari legionari e di emissioni di Marco Antonio.

Monetazione romana imperiale

Si apre “col botto” la sezione relativa alle monete dell’Impero romano: al lotto 488, infatti, parte da 20.000 euro il celeberrimo aureo di Augusto del 18-17/16 a.C. coniato a Tarraco, con ritratto anepigrafe al dritto e il Capricorno con globo e cornucopia al rovescio, un autentico capolavoro (VIDEO). Altro capolavoro in tondello il sesterzio di Gaio (Caligola) al lotto 497: coniato nel 37-38, è praticamente intatto e merita 7000 euro di partenza in asta.

Da sottolineare la presenza in catalogo di una notevole serie di aurei in alta conservazione, come il lotto 500, con doppio ritratto (Claudio e Agrippina Minore) del 50-54 alla base di 15.000 euro (VIDEO) seguito fra le altre da magnifiche monete di Nerone. Tra le monete del II secolo ecco poi un impressionante denario di Lucio Vero del 161, appena successivo all’elezione a imperatore: bella la Providentia al rovescio, ma davvero eccezionale il ritratto imperiale sul dritto (lotto 556, base 350 euro).

Al lotto 596, invece, ci affascina il profilo di Octacilia Severa su un sesterzio del 245, proposto da 600 euro (VIDEO). L’imperatore Caro, sul trono solo nel 282-283, è in catalogo Artemide LX al lotto 607 con un raro e bellissimo aureo per Siscia con ritratto e al rovescio la Vittoria in piedi sul globo: moneta di indubbio pregio, è offerta a 6000 euro.

Chiudiamo questa sezione con un eccellente aureo di Magnenzio del 351-352 proposto a 3500 euro al lotto 620: battuto dalla zecca di Aquileia, spicca per ricchezza di dettagli ed equilibrio compositivo (VIDEO).

Monete di zecche italiane e monete dei Savoia

Lasciando ai collezionisti il piacere di sfogliare i lotti relativi alla monetazione barbarica, bizantina e dell’Oriente latino, passiamo alle coniazioni italiane dal medioevo in poi iniziando con il lotto 772, un solido beneventano di Gisulfo II duca (742-751) in nome di Giustiniano II: raro e di buona qualità, parte da 3000 euro. Ne servono almeno 2500, invece, per mettere in collezione lo scudo messinese di Carlo V (1516-1556) con la grande croce di sant’Andrea proposto al lotto 809 (VIDEO).

In slab Classical coin grding MS64 è invece il lotto 825 (VIDEO), il famoso saluto d’oro per Napoli di Carlo I d’Angiò (1266-1285): moneta iconica la cui storia può essere approfondita cliccando qui. Famoso anche il doppio Carlino di papa Clemente VII (1523-1534) al lotto 869, soprattutto perché opera di Benvenuto Cellini (base 1000 euro).

Tante le monete per Amalfi e Salerno in catalogo: al lotto 890 spicca, appunto per Salerno e con veduta della città, un rarissimo follaro di Roberto II il Guiscardo a 850 euro di base; e proseguiamo questa sezione segnalandovi poi un bel tallero veneziano per il Levante al lotto 919, base di 1000 euro, coniato nel 1794 a nome dell’ultimo doge, Ludovico Manin: moneta epigone della potenza della Serenissima, è in slab NGC MS61 (VIDEO).

Due accenni alle monete dei Savoia in asta Artemide LX: al lotto 928 una rarissima 5 lire 1872 per Roma, base 700 euro e al lotto 934 la rara e sempre apprezzata 20 lire oro Aquila araldica del 1903, qui proposta in slab Classical Coin GRading MS61 a 2000 euro (VIDEO).

Repubblica Italiana, medaglie papali, monete mondiali

Concludiamo questa rassegna sull’asta Artemide LX del 28-29 ottobre ricordandovi di visionare anche le sezioni relative alla Repubblica Italiana, con alcune pregevoli monete di prova, delle medaglie pontificie e la parte relativa alle emissioni mondiali.