Scultura a figura intera di Elena seduta, oggi ai Musei Capitolini
Scultura a figura intera di Elena seduta, oggi ai Musei Capitolini

a cura della redazione | Era il 20 maggio del 2015 quando nell’asta 84 di NAC Numismatica Ars Classica, al lotto 1.212 veniva proposta una moneta quasi unica, e per rarità e per bellezza. Una moneta “al femminile” che oggi, 8 marzo, la redazione di Cronaca numismatica omaggia simbolicamente a tutte le donne, narrandone la storia.

Si tratta di un magnifico medaglione da due solidi in oro coniato a Nicomedia tra il 324 e il 325, al peso di 9,02 grammi. Al dritto FL HELENA | AVGVSTA, busto diademato e drappeggiato, con doppia collana. Al rovescio  SECVRITAS | REIPVBLICE con figura intera di Elena, velata, in piedi di fronte, con in mano un ramo la mano che sorregge la veste (C 10. Gnecchi -. RIC -. Depeyrot -. Toynbee pl. 48, 4. Alföldi 462).

Lo splendido ritratto di Elena sul dritto del medaglione di Nicomedia forse coniato per l'attribuzione del titolo di "Augusta"
Lo splendido ritratto di Elena sul dritto del medaglione di Nicomedia forse coniato per l’attribuzione del titolo di “Augusta”

Moneta della più grande rarità, si tratta del secondo esemplare di questo tipo e appena del terzo medaglione noto per questa imperatrice, con un meraviglioso ritratto di stile raffinato e amabilmente leggero, valorizzato dal tono rossastro dell’oro e della conservazione praticamente in fior di conio.

Di tutte le donne associate a Costantino il Grande, la madre Elena non fu solo la più influente, ma anche la più duratura, poiché sopravvisse anche a coloro che erano significativamente più giovani di lei. Poiché le fonti che la menzionano sono frammentarie, di parte o di epoca bizantina, possiamo solo ipotizzare quanto fortemente abbia influenzato Costantino. Ma possiamo essere sicuri che fosse una donna imponente che gettò una lunga ombra di potere sulla carriera e sul regno di suo figlio.

Particolare della "Visione di Sant'Elena" di Paolo Veronese dai Musei Vaticani
Particolare della “Visione di Sant’Elena” di Paolo Veronese dai Musei Vaticani

Costantino probabilmente venne allevato nella Dardania rurale da Elena in un periodo in cui il suo assente padre Costanzo era tra gli uomini più importanti nelle province occidentali. Madre e figlio, così, in quegli anni forgiarono un forte legame e dovremmo presumere che Elena si unì alla corte di Costantino alla a Treviri subito dopo la sua proclamazione a imperatore nel 306. In tal modo essa passò da una vita di oscurità provinciale – che aveva vissuto  per più di mezzo secolo-  all’ufficio più alto che una donna potesse occupare nell’Impero Romano.

Elena a figura intera come personificazione della "Securitas Reipublice"
Elena a figura intera come personificazione della “Securitas Reipublice”

Ma Elena presto ebbe una concorrente, la sposa di suo figlio Fausta, una donna di cui la tradizione storica ci riporta ben poche qualità positive. Insieme, rimasero le due donne più influenti nella corte, a cui venne probabilmente attribuito il titolo Nobilissima femina immediatamente, e poi il titolo di Augusta alla fine del 324, dopo che Costantino aveva sconfitto Licinio e portato l’intero Impero sotto il suo dominio.

Monete d’oro a nome di Elena sono state rinvenute soltanto a Nicomedia, Salonicco, Sirmio e Ticinum. Questo medaglione estremamente raro appartiene al primo periodo in cui Elena aveva il titolo di Augusta, e poiché è di dimensioni inusuali, possiamo presumere che fosse uno dei doni distribuiti durante le cerimonie in cui assunse il suo titolo. L’altro multiplo d’oro conosciuto di Elena è un doppio solido di Ticinum.

Follis con ritratto di Elena coniato ad Alessandria e ancora con argentatura integra
Follis con ritratto di Elena coniato ad Alessandria e ancora con argentatura integra

Nessuna fonte riporta quando Elena fu acclamata Augusta, ma si presume che la cerimonia sia avvenuta l’8 novembre 324, come parte delle cerimonie in cui Costantino tracciava i confini della sua futura capitale sul sito della vecchia Bisanzio. Altre nomine furono fatte anche in questa grande cerimonia: la moglie di Costantino, Fausta, fu elevata ad Augusta, il figlio primogenito Costanzo II divenne Cesare, la sua matrigna Teodora avrebbe potuto ricevere onori postumi come Augusta, e la sua sorellastra Costanza fu declassata da Augusta – un titolo che aveva tenuto come moglie del suo nemico sconfitto Licinio – alla Nobilissima femina.

Follis con ritratto di Elena coniato a Nicomedia
Follis con ritratto di Elena coniato a Nicomedia

Sulla monetazione Costantino distingue i ruoli di sua madre e sua moglie. Elena, sotto le spoglie di Securitas, personifica il “benessere dello Stato” mentre Fausta è mostrata la madre dei figli di Costantino e ricopre il duplice ruolo di Salus and Spes, la “salute dello Stato” e la “speranza dello Stato”.

Nata nel 248 e morta nel 329, per il ruolo attribuitole nella diffusione del Cristianesimo all’interno dell’Impero Romano (avrebbe viaggiato fino in Terrasanta, riportandone incredibili reliquie) è stata proclamata santa e viene festeggiata dalla Chiesa cattolica il 18 agosto. Non tutti sanno che, però, Elena viene festeggiata anche dalla Chiesa ortodossa il 21 agosto, insieme al figlio Costantino che ha il titolo di “eguale agli Apostoli”.