Attivo fin dal XVI secolo, è stata una delle istituzioni di credito più importanti d’Italia ed ha emesso anche magnifiche banconote fino al 1926

 

a cura della redazione | Una grande mostra per ricordare un grande istituto di credito, il Banco di Napoli, uno dei riferimenti più importanti del panorama bancario internazionale, che purtroppo ha chiuso la sua lunga storia il 26 novembre 2018.

La mostra, voluta e organizzata da Gaetano Bonelli, fondatore e direttore del Museo di Napoli, in collaborazione con la Fondazione Casa dello Scugnizzo e con il sostegno del Gruppo Seniores Banco di Napoli nella figura del Presidente Francesco Saverio Coppola, parte proprio da quella data, il 26 novembre, per tracciare un percorso storico e costituire una traccia tangibile del passato glorioso del prestigioso istituto di credito che ha segnato la storia del Mezzogiorno e non solo.

Lo sterminato archivio storico del Banco di Napoli conserva una storia di quasi cinque secoli che corre in parallelo con l'evoluzione dell'economia e con la stessa storia d'Italia
Lo sterminato archivio storico del Banco di Napoli conserva una storia di quasi cinque secoli che corre in parallelo con l’evoluzione dell’economia e con la stessa storia d’Italia

“L’intento della mostra, unica nel suo genere per l’unicità dei reperti e dei cimeli esposti, vuole essere – si legge in un ampio articolo di Lorena Coppola, clicca qui – non solo omaggiare la memoria secolare del Banco di Napoli, ma anche sensibilizzare, affinché possa rinascere, sulle ceneri di questa istituzione una nuova opportunità di riscatto per il Meridione. Si tratta del primo tassello di un grande progetto che prevede molteplici iniziative, tra cui la realizzazione di un docufilm sulla mostra”.

Il percorso, oltre a documenti, oggetti, fedi di credito comprende ovviamente anche le magnifiche banconote emesse dal Banco di Napoli, culminate – spiega l’esperto di cartamoneta Giovanni Ardimento – in una serie di banconote che stupì non solo l’Italia ma anche l’Europa. Una serie dal punto di vista tecnico raffinatissima, che ha anticipato di oltre mezzo secolo alcune soluzioni che verranno poi date dal punto di vista tecnico e grafico alla produzione dei biglietti. In questi manufatti è presente una tipologia di stampa di natura tipografica, una di natura calcografica e una flessografica.

La fede di credito, uno strumento finanziario di antica origine, qui in un esemplare da 255,80 lire emesso proprio dal Banco di Napoli e risalente al 1931
La fede di credito, uno strumento finanziario di antica origine, qui in un esemplare da 255,80 lire emesso proprio dal Banco di Napoli e risalente al 1931

Sulle banconote possiamo ammirate personaggi storici autoctoni che hanno reso grande la città di Napoli Con l’emissione della serie degli uomini illustri formata dai quattro tagli da 50, 100, 500 e 1000 lire, termina purtroppo la potestà di emissione del Banco di Napoli, che venne sancita con un decreto governativo a firma Mussolini, nel 1926”.

Una mostra che – fanno sapere gli organizzatori –  è attualmente visitabile solo via web o attraverso i social e resterà aperta fino al 28 febbraio 2021, presso la sede del Museo di Napoli in Piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3, con possibilità di proroghe che non escluderanno, quando si renderà possibile nei prossimi mesi, l’accesso al pubblico in presenza”.