E’ dedicata alla cattedrale di Firenze, Santa Maria del Fiore, la nuova 5 euro d’Italia: un omaggio al Rinascimento nel segno della moderna creatività
di Antonio Castellani | Ecco un’altra, argentea novità da IPZS: il 18 ottobre, contestualmente ai 10 euro Italia delle arti dedicati al Duomo di Milano (leggi qui il nostro articolo), sono stati emessi anche 5 euro proof per rendere omaggio a Firenze e a Santa Maria del Fiore.
Si legge nel sito ufficiale del Museo del Duomo (clicca qui per saperne di più): “[…] la chiesa di Santa Maria del Fiore di Fiorenza. La quale fu una pianta bellissima di quella maniera, che fu di pietre forti squadrate di dentro tutta lavorata, e di fuori di marmi bianchi e neri e rossi incrostata e adorna […] né in cristianità si truova fabrica moderna più ornata di quella, sendovi molte statue e nella facciata e nel campanile fabricate da eccellenti maestri” (Giorgio Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori).
In effetti Santa Maria del Fiore, il cui progetto iniziale porta l’impronta del grande Arnolfo di Cambio, è la terza chiesa del mondo (dopo San Pietro a Roma e Saint Paul a Londra) e la più grande in Europa al momento della sua ultimazione nel XV secolo: è lunga 153 metri, larga 90 alla crociera ed alta 90 metri dal pavimento all’apertura della lanterna.
Terza e ultima cattedrale nella storia del capoluogo toscano, fu intitolata nel 1412 a Santa Maria del Fiore in allusione al giglio, simbolo della città, divenendone presto un’architettura iconica, in seguito diventata celebre nel mondo e meta ogni anno di turisti, appassionati d’arte e di storia, pellegrini.
A vedersi affidata la modellazione della nuova moneta da 5 euro – una sfida non semplice, ma brillantemente superata – è stata l’artista Annalisa Masini che al dritto, in primo piano ha raffigurato la cupola che il celebre architetto Filippo Brunelleschi realizzò per la Cattedrale. In secondo piano, la planimetria del “trifoglio” delle tribune.
Ad arco, nella parte superiore, la scritta REPUBBLICA, tra due gigli e in esergo, la scritta ITALIANA e, tra due gigli, il nome dell’autrice A. MASINI.
Al rovescio campeggia invece, nella sua perfetta armonia di proporzioni, la forma geometrica ottagonale, elemento riproposto nel tamburo della cupola dell’architetto Filippo Brunelleschi, delimita il particolare dei Putti danzanti della Cantoria di Luca della Robbia (oggi al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze).
Ad arco, in alto, la scritta ITALIA DELLE ARTI; nel campo di sinistra, la R della Zecca di Roma e 2019, anno di emissione; nel campo di destra, FIRENZE ed un giglio, simbolo del capoluogo toscano; in basso, il valore 5 EURO.
Sotto il profilo estetico, ad un primo sguardo pare essere la geometria dell’architettura la protagonista di questa coniazione (e l’autrice, peraltro, ha saputo comporre gli elementi in modo armonioso ed originale).
Ad uno sguardo più attento, tuttavia, si rivela – nel frammento robbiano come nei delicati gigli posti a decoro delle due facce – una morbidezza tutta fiorentina e rinascimentale che fa di questa emissione numismatica tra le più riuscite nella serie Italia delle arti.
Coniata in 4.000 esemplari (titolo 925 millesimi, mm 32 per g 18, bordo godronato spesso continuo), la moneta viene commercializzata a 43,00 euro nell’e-shop di IPZS (clicca qui). Un video realizzato dallo stesso Poligrafico permette di ammirarla in 3D in tutta la sua bellezza.