La Società numismatica italiana presenta la “RIN 2023”

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La RIN 2023 costituisce il 124° volume nella storia della rivista, che si colloca tra le più qualificate al mondo nel settore della ricerca numismatica

 

di Antonio Castellani | La Società numismatica italiana, che di recente ha rinnovato le cariche sociali per il biennio 2023-2025 (leggi qui) ha reso disponibile ai soci il volume CXXIV della Rivista italiana di numismatica, (Issn 1126-8700) che nelle sue quattrocento pagine accoglie contributi firmati da ricercatori universitari, attivi presso istituzioni pubbliche e indipendenti, il tutto sotto la direzione del professor Andrea Saccocci.

Apre la RIN 2023, nella sezione Materiali, un ampio contributo a firma di Marco Calvazzo e Domeinco Luciano Moretti dal titolo La circolazione monetaria in Romagna nel basso medioevo: i reperti numismatici dalla scavo del castello di Zagonara. Nel saggio, gli autori analizzano e catalogano le monete rinvenute nel sito nei pressi di Lugo che mostrano, nella loro contestualizzazione stratigrafica, il passaggio dal periodo di dominio della moneta veneziana (XI secolo) e dei denari lucchesi ( fine XII – inizi XIII secolo) fino all’affermarsi del bolognino come valuta principale, oltre all’ovvia presenza di monete ravennati e anconetane.

RIN 2023I Saggi critici si aprono con Economia non monetale nella valle del Po tra II e I millennio a.C. Sistemi di scambio e modelli sociali, un approfondimento sul periodo protostorico precedente l’introduzione della moneta al quale segue un articolo firmato da Renata Cantilena, intrigante e originale, dedicato al ruolo di Atena come “divina custode” delle ricchezze della città di Atene. Non a caso il titolo è L’occhio della civetta. Lo sguardo di Atena sulla moneta di Atene.

Alessia Rovelli, per parte sua, approfondisce nella RIN 2023 il tema Archeologia mineraria, archeometria ed emissioni monetarie nel Regno italico: considerazioni in margine ai reperti numismatici dagli scavi di una curtis regia mentre Claudio Marsilio, Luca Gianazza e Tommaso Brollo, nell’ambito di un lavoro volto a ricostruire le serie dei tassi di cambio nelle fiere tra fine XVI e metà XVII secolo, ipotizzano che gli appuntamenti commerciali e il cosiddetto “scudo di marche”, una sorta di moneta universale dell’epoca, servissero a stabilizzare la volatilità delle dinamiche monetarie. Monete e usi monetari nelle fiere di cambio (1580-1640) è il titolo del lavoro.

Simonluca Perfetto, a seguire, ci presenta un’interessante relazione inedita del 1582 redatta da Leonardo Zocchis, ufficiale della zecca di Napoli, e contenente un’enorme messe di dati tecnici ed economici su gran parte delle monete d’oro e d’argento presenti in circolazione all’epoca mentre Ambrogio Zaffaroni, nelle sue Considerazioni a partire da due inediti scudi d’oro del duca Ludovico di Savoia apparsi sul mercato approfondisce la genesi storica e le dinamiche di emissione di quello che è uno dei nominali più elaborati e rari della serie sabauda, risalente al periodo 1440-1465).

Per la sezione Medaglistica, la RIN 2023 lascia spazio ad Enrico Noè con un suo studio sul legame tra Le prime statue velate di Antonio Corradini e le medaglie del primicerio Vincenzo Michiel. Le Note della RIN 2023 si aprono invece con un contributo di Flavia Marani su Un ripostiglio monetale di V secolo a.C. dal territorio di Ferentino (FR) per proseguire con Arianna d’Ottone Rambach che ci presenta Arianna d’Ottone Rambach che ci presenta Coins from islamic lands in the National Museum on China; interessante anche lo scritto di Massimiliano Munzi dal titolo Patrimonio culturale e conflitto ideologico: una riflessione numismatica su Afghanistan, Siria e Irak.

Segue la sezione Discussioni, recensioni e segnalazioni con contributi a firma di Tomaso M. Lucchelli e Lorenzo Passera mentre la Società numismatica italiana esprime collettivamente, a seguire, il cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Girola, per 34 anni bibliotecario SNI (leggi qui); chiude la RIN 2023 un ricordo della professoressa Sara Sorda, allieva di Laura Breglia e dal 2010 presidente dell’Istituto italiano di numismatica.