Le banconote di MARCO POLO vanno all’asta ad HONG KONG

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Da Stack’s Bowers Galleries alcuni esemplari rarissimi di cartamoneta cinese risalenti ai tempi di Marco Polo saranno messi all’asta ad aprile

 

a cura della redazione | Tutti, prima o poi, ci siamo imbattuti in quei passi del Milione, il diario di viaggio dell’esploratore veneziano Marco Polo (1254-1324), in cui l’autore descrive, fra le meraviglie dell’Oriente visitate nel corso del suo lungo peregrinare, la “moneta volante”, ossia le banconote che nell’Impero mongolo già erano in uso ai suoi tempi.

Marco Polo, abituato alla “moneta sonante” occidentale, forte del valore intrinseco dato dall’oro o dall’argento, si stupisce di come l’autorità del gran khan sia tale da far accettare ovunque quei biglietti così leggeri e fragili come mezzi di pagamento, solo grazie all’apposizione dei suoi simboli.

La rarissima banonota cinese dell'epoca di Marco Polo in asta ad aprile ad Hong Kong: fu emessa nell'Impero cinese e rappresenta un esempio eccezionale di quella "moneta volante" descritta dal viaggiatore veneziano
La rarissima banonota cinese dell’epoca di Marco Polo in asta ad aprile ad Hong Kong: fu emessa nell’Impero cinese e rappresenta un esempio eccezionale di quella “moneta volante” descritta dal viaggiatore veneziano

Di quei biglietti dei tempi di Marco Polo, ovviamente, pochi sono sopravvissuti e quando certe tipologie, quelle più rare, appaiono sul mercato suscitano sempre la curiosità e l’appetito dei collezionisti di questo settore.

Ebbene, Stack’s Bowers Galleries offre molte di queste rarità cartacee cinesi nella sua prossima asta di Hong Kong, miracolosamente giunte fino a noi e di grande fascino storico. Un esemplare eccezionale nella sezione dedicata alla cartamoneta cinese è il lotto 30001, un biglietto da 2 kuan emesso tra il 1264 e il 1341, durante la dinastia Yuan e classificata Choice Fine 15 Net dalla compagnia di grading PMG. Il range di stima attribuito dalla casa d’aste è di 25.000-30.000 dollari ma c’è da supporre che da qui alla conclusione dell’incanto, in aprile, il tetto possa essere superato.

Sul retro del biglietto, che ha una stima di 25.000-30.000 dollari, i timbri di convalida che ne permettevano l'accettazione in tutti i territori del vastissimo territorio controllato dalla dinastia imperiale dei Mongoli
Sul retro del biglietto, che ha una stima di 25.000-30.000 dollari, i timbri di convalida che ne permettevano l’accettazione in tutti i territori del vastissimo territorio controllato dalla dinastia imperiale dei Mongoli

Al centro della banconota da 2 kuan si vedono venti monete legate con un filo, le tipiche cash cinesi fuse in bronzo con al centro un foro quadrato. Il nome della banca appare in alto tra due perle fiammeggianti ai lati. Sono ancora presenti e visibili, sul biglietto, anche i due timbri color vermiglio che ne attestavano la regolare emissione e questa banconota è storicamente importante perché precede quelle della dinastia Ming di quasi un secolo. La dinastia mongola Yuan regnò dal 1271 al 1368 con Kublai Khan imperatore durante il periodo di circolazione di questa banconota, dal 1260 al 1294.