Un ricco patrimonio di oggetti monetiformi per un bel volume a quattro mani | Oltre quattrocento i reperti catalogati e fotografati

 

a cura della redazione | Le tessere, oggetti misteriosi anche per la maggior parte dei numismatici. Le tessere – realizzate soprattutto in piombo, in epoca romana ma non solo – sono tuttavia oggetti profondamente funzionali, in maggior parte di emissione privata, privi spesso di un particolare pregio estetico sia per il materiale povero di cui sono costituite, sia per la tecnica di fusione con cui sono prodotte.

La copertina del recente catalogo dedicato alla collezione di tessere del Museo di Castelvecchio a Verona
La copertina del recente catalogo dedicato alla collezione di tessere del Museo di Castelvecchio a Verona

Le collezioni veronesi

Di questo tipo particolare di oggetti numismatici sono ricche le collezioni dei Musei Civici di Verona conservate presso il Museo di Castelvecchio; materiali interessanti che da poco, grazie a certosino impegno di Antonella Arzone e Alessandra Marinello, hanno una degna pubblicazione in forma di saggio catalogo dal titolo Museo di Castelvecchio. Lead Tokens. Tessere di Piombo (Isbn 978-88-570-1546-0).

“Il volume – si legge nella Prefazione della direttrice dei Musei Civici veronesi Francesca Rossi – contiene prevalentemente esemplari in piombo e in bronzo di età romana, in numero minore pezzi di età medievale, alcuni dei quali rinvenuti nel fiume Adige.

In generale però la mancanza di notizie sui contesti di rinvenimento impedisce al materiale della collezione veronese di dare un contributo significativo riguardo all’interpretazione dei possibili impieghi delle tessere. La maggior importanza del lavoro sta nel mettere a disposizione degli studiosi dell’instrumentum domesticum nuovi materiali sui quali si declinano nomi e lettere inediti e sui quali si compone una galleria di figure di divinità, di personificazioni, di animali e di oggetti che integrano le nostre conoscenze sull’immaginario figurativo romano”.

Il volume sulle tessere e le sue autrici

La pubblicazione delle tessere di del Museo di Castelvecchio rappresenta l’ultima di una serie di iniziative di valorizzazione intese a far conoscere oggetti appartenenti al pubblico patrimonio, esposti solo in parte per la carenza di spazi che contraddistingue le sedi museali.

La dottoressa Antonella Arzone cura le collezioni numismatiche dei Musei Civici di Verona dal 2010
La dottoressa Antonella Arzone cura le collezioni numismatiche dei Musei Civici di Verona dal 2010

Antonella Arzone, conservatore numismatico dei Musei Civici dal 2010, con perizia ha posto mano ad una serie di materiali affatto semplici da studiare, avvalendosi anche dell’aiuto di una giovane archeologa, Alessandra Marinello, che l’ha affiancata con competenza nello studio e nella catalogazione.

Un’opera bilingue per gli studiosi

Ne è nato un volume bilingue italiano inglese, edito da Franco Cosimo Panini, nel quale i piombi monetiformi ed alcune altre classi di oggetti similari vengono indagati dal punto di vista della formazione della raccolta oggi a Castelvecchio, sotto il profilo dei contesti di rinvenimento (quando noti) e quindi fotografati e schedati – con dovizia di dati metrologici, descrittivi ed un’ampia bibliografia – in un totale di 128 pagine interamente illustrate a colori.

Alle tessere in piombo romane seguono quelle in bronzo, soprattutto a soggetto erotico, e quelle medievali; chiudono il catalogo altri materiali come sigilli e bolle di varie provenienze ed epoche. In tutto vengono censiti in totale 406 oggetti. Così, un’altra significativa tessera – ci si permetta il gioco di parole – si aggiunge alla bibliografia numismatica in un settore poco indagato e di grande fascino.

Se volete saperne di più sui Musei Civici di Verona questo è il link.

Per visitare il sito dell’editore Franco Cosimo Panini clicca qui.