Una 100 lire 1940-XVIII, eccezionale “non emessa” e ultimo oro uscito dalle presse della Regia Zecca, sarà proposta a Montecarlo il 15 ottobre

 

di Roberto Ganganelli | Inutile negarlo: ci sono pagine di numismatica il cui fascino non tramonta mai e quella che racconta storia della moneta da 100 lire del 1940-XVIII, l’ultimo oro del Regno d’Italia, è una di queste. Il nostro paese sta per entrare in guerra, l’ultima coniazione di appena 249 pezzi da 100 lire è avvenuta nel 1937 eppure… eppure dalle presse della Regia Zecca escono ancora alcuni luccicanti tondelli del più alto valore coniato in otto decenni di regno sabaudo.

Storia di un mistero numismatico mai chiarito

La moneta – Domenico Luppino lo ha spiegato con dovizia di documenti sia su Cronaca numismatica nel lontano 2005 che nel suo libro Stato e collezionismo. Indagine sulla numismatica del 2009 – appartiene alla categoria delle “non emesse”, ossia di quegli esemplari per i quali non esiste un decreto che ne autorizzi la produzione di serie. Eppure quelle 100 lire, l’ultimo oro del Regno, esistono e, di quando in quando, appaiono sul mercato suscitando sempre meraviglia per una storia dai contorni ancora non chiari.

ultimo oroSebbene sia certo, infatti, che gli esemplari sul mercato si contano sulle dita di una mano, d’altra parte nel Bollettino di numismatica online n. 1 del 2012 si fa cenno, a seguito della ricognizione su alcuni sacchi e barili di monete di proprietà statale, all’individuazione di altri pezzi dello stesso tipo e di “pezzi di prova del 1940-XVIII proof”. Quanti? E davvero proof? Come sempre in questi casi, appurare la verità non è semplice.

Passaggi sul mercato e prezzi al top, una costante

I passaggi in asta dell’ultimo oro del Regno sono pochissimi: nel 2013 Roma Numismatics Ltd. ha venduto all’asta una 100 lire 1940-XVIII, in Spl+, a 160.000 euro più diritti (lo stesso già passato in anni precedenti negli incanti Finarte e Varesi) mentre lo stesso Varesi, nel 2000, stupisce il mercato con un astuccio Regia Zecca in cui alla moneta sono abbinate anche le 50 lire in oro e le 10 e 5 lire del medesimo anno (160 milioni di lire più diritti).

ultimo oroDescritta per la prima volta dal re stesso in una lettera privata del 1940, e pubblicata da Vico D’Incerti nel 1970 sulla Rivista italiana di numismatica, la 100 lire fu probabilmente un omaggio della Banca d’Italia al sovrano, proprio per il suo 40° anniversario sul trono anche se, come è ormai certo, qualche altro esemplare fu coniato e finì in mani private.

La 100 lire del 1940-XVIII (mm 20,70 per g 5,19) vide la luce su coni di Giuseppe Romagnoli: al dritto il profilo di Vittorio Emanuele III a collo nudo, a destra, con legenda VITTORIO . EMANVELE . III . RE . E . IMP. (in basso G. ROMAGNOLI); al rovescio un littore in marcia, con fascio e Vittoriola, attorno ITALIA, in basso 1940 e XVIII sopra la linea di esergo, LIRE (stemma Savoia coronato) 100 e R al disotto.

Le 100 lire 1940-XVIII in asta a Monaco da Gadoury

Un esemplare di questa eccezionale “non emessa”, ultimo oro ad uscire – probabilmente per celebrare i 40 anni di regno di Vittorio Emanuele III – dalla Regia Zecca dell’Esquilino, sarà proposto in vendita da Montecarlo nell’asta Gadoury del prossimo 15 ottobre.

Elencata nel catalogo di vendita al numero 784, conservazione fior di conio se si eccettuano minime tracce di pulitura, l’ultimo oro del Regno d’Italia verrà offerto ai collezionisti a partire da una base di 100.000 euro.

E non poteva essere altrimenti, per l’eccezionale ultimo oro del Regno…