Da poco rinvenuto a Tel Yavneh, apparteneva probabilmente ad un vasaio ed è importante per le 1200 monete arabe che lo compongono
a cura della redazione | Sembra davvero uscito da una favola il tesoretto trovato ad inizio anno in un antico “salvadanaio” scoperto in Israele. Le monete erano infatti in una piccola brocca di argilla e sono state rinvenute dagli archeologi dell’Autorità israeliana per le antichità a Tel Yavneh, una città nel distretto centrale del paese a sud di Tel Aviv.
Tra le monete c’è anche un dinar d’oro del regno del califfo Harun Al-Rashid, l’uomo su cui si basa, per l’appunto, il racconto de Le mille e una notte. “Questa è senza dubbio una scoperta unica e importante”, ha affermato uno degli archeologi di punta, la dottoressa Liat Nadav-Ziv.
![L'archeologa Liat Nadav-Ziv con un collega che mostra alcuni esemplari rinvenuti nel tesoretto e parte del recipiente in terracotta che li conteneva L'archeologa Liat Nadav-Ziv con un collega che mostra alcuni esemplari rinvenuti nel tesoretto e parte del recipiente in terracotta che li conteneva](https://www.cronacanumismatica.com/wp-content/uploads/2020/01/01-6.jpg)
Il rinvenimento durante in un futuro cantiere
Il tesoro, risalente al primo periodo islamico, è stato trovato vicino al sito di un’antica area produttiva che sarebbe stata attiva per centinaia di anni e che presto diventerà un nuovo quartiere residenziale.
La maggior parte delle 1200 monete arabe risale al primo periodo abbaside – intorno al IX secolo d.C., secondo l’esperto di numismatica che ha studiato e classificato gli esemplari, afferma che il prezioso gruzzolo comprende monete che si rinvengono raramente in Israele.
![Dinar in oro a nome di Harun al-Rashid (Egira170-193, 768-809 d.C.) simile a quello rinvenuto tra le 1200 monete arabe di Tel Yavneh Dinar in oro a nome di Harun al-Rashid (Egira170-193, 768-809 d.C.) simile a quello rinvenuto tra le 1200 monete arabe di Tel Yavneh](https://www.cronacanumismatica.com/wp-content/uploads/2020/01/02-5.jpg)
Secondo Robert Kool, infatti, “Questi sono dinar d’oro emessi dalla dinastia Aghlabid che governava nel Nord Africa, nella regione dell’attuale Tunisia e furono coniati per conto del Califfato abbaside che aveva per capitale Baghdad”.
Un’antica area produttiva famosa per i suoi vasi e i suoi vini
Lo scavo su larga scala, effettuato a sud-est di Tel Yavneh, ha rivelato una quantità insolitamente alta di vasche per la fementazione dei vini e di forni per la produzione di ceramica.
Si pensa che i forni siano stati attivi alla fine del periodo bizantino e all’inizio del primo periodo islamico, tra VII e IX secolo d.C. Sarebbero stati utilizzati per la produzione commerciale di barattoli, pentole e ciotole.
Il tesoro numismatico e il suo “salvadanaio” di terracotta sono stati trovati vicino all’ingresso di uno dei forni e per questo, secondo gli studiosi, le monete potrebbero essere state il gruzzolo di risparmi personali di un vasaio, occultati in circostanze non precisabili e mai recuperati.
Tra gli altri media israeliani e internazionali, il Jerusalem Post ha dedicato un articolo al ritrovamento che potere leggere cliccando qui.