Dalla provincia di Jiangsu 1,5 tonnellate di monete in bronzo delle dinastie Tang e Song per uno dei tesori numismatici più consistenti del mondo

 

a cura della redazione | In Cina, si sa, tutto è enorme: le città, i complessi industriali, le distese a coltivazioni agricole. La popolazione veleggia ampiamente sopra gli 1,4 miliardi di abitanti e il PIL si avvia a sfiorare i 18.000 miliardi di dollari.

Anche per quanto riguarda le testimonianze del passato, tuttavia, il paese asiatico ci ha riservato dei primati: come non ricordare, ad esempio, l’esercito di oltre 8000 fra soldati, carri e cavalli di terracotta collocato nel mausoleo del primo imperatore Qin, che si trova nei pressi del capoluogo dello Shaanxi, la città di Xi’an? Oppure la Grande muraglia, con i suoi quasi 22.200 chilometri di lunghezza?

tonnellate di moneteUn recente ritrovamento numismatico, a quanto pare, è destinato ad assegnare alla Cina un nuovo primato anche in questo campo. Un antico tesoro di monete contenente la bellezza di 1,5 tonnellate di monete delle dinastie Tang (618-907) e Song (960-1279) è stato infatti scoperto nella provincia di Jiangsu, nella Cina orientale. Le monete erano legate tra loro con robuste corde di paglia e disposte in pile ordinate sfruttando il caratteristico foro quadrato di queste particolari emissioni.

Il mirabolante tesoro monetale è tornato alla luce nel villaggio di Shuangdun, nella zona di Jianhu situata nei pressi città di Yancheng. La fossa dove era stato collocato il tesoro era quadrata, con lato di circa 1,6 metri e profonda mezzo metro. Le monete di bronzo si sono presentate agli archeologi ordinatamente stratificate in “rotolini”, indizio questo di un loro deliberato occultamento a scopo di riserva.

tonnellate di moneteNell’antica Cina, infatti, tesori di vario genere venivano spesso sepolti nel terreno in modo da preservare preziose porcellane, monete, strumenti di metallo e altri oggetti di valore. Ben settanta pozzi sono stati trovati nella zona attorno al tesoro di monete, che si colloca vicino a quello che secoli fa fu il fronte di battaglia delle truppe Song e Jin.

La maggior parte delle 1,5 tonnellate di monete nel tesoro sono degli wen (cash) ascrivibili alla dinastia Song. Tali monete in bronzo furono in Cina la valuta più comune fino a quando una grave carenza di rame costrinse la dinastia Song meridionale (1127-1279) a emettere monete di qualità inferiore e di valore inferiore.

Il ferro, però, era difficile da coniare e si arrugginiva rapidamente una volta in circolazione. A causa della mancanza di monete in bronzo, il governo fu costretto a dimezzare i salari dei militari nel 1161, sostituendo la moneta metallica con quella cartacea poi citata anche da Marco Polo nel Milione. Nel 1170, lo stato iniziò a richiedere che la metà di tutte le tasse fosse pagata con moneta cartacea.

tonnellate di moneteCerto, 1,5 tonnellate di monete non sono poche, ma ritrovamenti monetali di “peso” paragonabile non sono così rari in Cina: circa 3500 chili di monete antiche sono stati scoperti infatti tempo fa in un sito Mongolia Interna. La maggior parte di queste monete era prevalente durante la dinastia Han (202 a.C. – 220 d.C.).

Gli archeologi, nel sito presso l’antica città di Huoluochaideng, hanno anche rinvenuto oltre cento stampi di colata da quello che era con tutta probabilità un laboratorio per la produzione di monete.  Si ritiene che i resti della zecca e i relativi stampi risalgano al periodo dell’imperatore Wudi (156-87 a.C.) della dinastia Han occidentale e alla dinastia Xin (45 a.C. – 23 d.C.) fondata dall’imperatore Wang Mang.