Scoperto durante una ristrutturazione nello Yorkshire nel 2019, andrà all’incanto da Spink & Son: si tratta di uno dei più ricchi tesori inglesi del XVIII secolo

 

di Chiara Pasqui | La ristrutturazione di un antico edificio nel nord dell’Inghilterra ha portato alla luce un ennesimo tesoro di monete d’oro che potrebbero fruttare fino a 300 mila euro in un’asta Spink & Son che si terrà il prossimo mese.

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Ecco come apparivano le monete del tesoro di Ellerby quando furono ritrovate, sotto le assi di un antico pavimento, dai proprietari della casa nello Yorkshire

La scoperta rappresenta uno dei più ricchi tesori di coniazioni d’oro inglesi del XVIII secolo scoperti in Gran Bretagna, secondo quanto afferma la storica casa d’aste londinese un comunicato stampa inviato alla CNN.

Durante i lavori di ristrutturazione della loro cucina, nel luglio del 2019, i proprietari di un’antica residenaza hanno portato alla luce una tazza di terracotta smaltata nascosta sotto le assi del pavimento della loro casa a Ellerby, nel North Yorkshire.

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La tazza che contenenva le oltre 260 monete con una parte degli esemplari che andranno in asta da Spink & Son nel mese di ottobre a Londra

La tazza, non più grande di una lattina di bibita, conteneva più di 260 monete d’oro datate dal 1610 al 1727. Rapportando il valore dell’epoca con quello odierno, secondo gli esperti di Spink & Son, si arriva complessivamente ad un potere d’acquisto di circa 115-120 mila euro: un bel gruzzolo, niente da dire.

Gregory Edmund, banditore di Spink & Son, sostiene che lo straordinario tesoro è diverso da qualsiasi altro reperto conosciuto in area britannica: “È una scoperta meravigliosa e davvero inaspettata, specie in un luogo di ritrovamento così modesto” ha dichiarato Edmund nel comunicato stampa.

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Un esemplare a nome di Giacomo I Stuart (1566-1625), che è stato il primo sovrano a regnare su tutte le isole britanniche

“Questa scoperta di oltre 260 monete d’oro è anche una delle più grandi testimonianze archeologiche della Gran Bretagna, e sicuramente lo è per il periodo del XVIII secolo”, ha aggiunto. “Le monete appartenevano quasi sicuramente alla famiglia Fernley-Maisters, Joseph e Sarah, che si sposarono nel 1694″, si legge nel comunicato stampa.

Secondo gli studi condotti da Spink & Son, i Fernley-Maisters furono un’influente famiglia mercantile tra il XVI e il XVIII secolo: commerciavano minerale di ferro, legname e carbone dagli stati baltici e diversi esponenti della famiglia ricoprirono incarichi pubblici e e nell’amministrazione all’inizio del 1700.

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Tra le monete d’oro appartenute alla famiglia Fernley-Maisters anche questo curioso errore di conia, con doppio rovescio in rilievo e incuso, di ghinea del 1720

La loro linea familiare si interruppe però subito dopo la morte della coppia, motivo per cui le monete non sono mai state recuperate. “Joseph e Sarah – aggiunge la nota diramata alla CNN – diffidavano probabilmente della Banca d’Inghilterra, della neonata ‘banconota’ e persino della moneta d’oro del loro tempo perché scelsero di conservare monete risalenti alla guerra civile inglese e anche precedenti” ha aggiunto Edmund.