È stata voluta dalla Fondazione Casa natale Pio XI di Desio una modernissima e suggestiva coniazione dedicata al pontefice del Concordato

 

di Roberto Ganganelli | Il 6 febbraio del 1922 saliva al soglio di Pietro, come 259° papa della Chiesa cattolica, il cardinale Achille Ratti, che prendeva il nome di Pio XI. Avrebbe regnato fino al 10 febbraio 1939, dopo aver dato nuova forma e riconoscimento giuridico, grazie al Concordato con l’Italia di Mussolini, allo Stato della Città del Vaticano.

Ritratto di papa Pio XI Ratti (1857-1939)
Ritratto di papa Pio XI Ratti (1857-1939)

Era nato a Desio, comune lombardo oggi in provincia di Monza e Brianza, quarto di cinque figli di una famiglia della piccola borghesia: gente operosa, mite e profondamente devota che trasmise ai figli una fede salda e semplice.

Quando una committenza illuminata incontra un artista

La casa natale del pontefice è divenuta oggi un museo ed è sede del Centro internazionale di studi e documentazione Pio XI e, proprio dalla Fondazione Casa natale Pio XI, è venuta la committenza per una medaglia commemorativa dedicata a papa Ratti.

La presentazione si è svolta il 28 maggio scorso durante i lavori del convegno Pio XI e il suo tempo, giunto alle dodicesima edizione e posticipato, a causa della pandemia, rispetto alla prevista data del 6 febbraio.

Alla presenza del segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti e di altre personalità istituzionali è stata svelata al pubblico la medaglia modellata dal maestro Gabriele Di Maulo – autore di altre importanti coniazioni celebrative e di monete – e coniata dall’azienda AVS Italy (Alberti Visconti Senesi) di Pognano (Bergamo).

La presentazione della medaglia il 28 maggio 2022 a Desio: al centro il maestro Gabriele Di Maulo, al suo fianco il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano
La presentazione della medaglia il 28 maggio 2022 a Desio: al centro il maestro Gabriele Di Maulo, al suo fianco il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano

Il concept della coniazione per Pio XI nelle parole dell’autore

La suggestiva e modernissima opera è stata coniata in bronzo, placcata in oro zecchino, cesellata a mano e patinata in una tiratura limitata di 200 esemplari dal diametro di 60 millimetri. “La modellazione del dritto – ci spiega il maestro Di Maulo – è stata eseguita su un piano convesso a simulare un effetto prospettico, simile a quello prodotto in fotografia quando si utilizza un obiettivo grandangolare.

pio xiNel ritratto, lo sguardo del pontefice non è uno sguardo severo, ma piuttosto l’espressione di una persona concentrata nello studio e consapevole dell’importanza della sua missione; è il volto di una persona erudita e determinata.

La mano benedicente in primo piano è un elemento scultoreo e simbolico verticale che, nella composizione, separa le scritte che commemorano e sintetizzano, il centenario dell’elezione a sommo pontefice di Achille Ratti, oltre ad essere un riferimento alla sua passione per la matematica e le scienze”.

pio ixPer quanto riguarda il rovescio, invece, “ho inserito – prosegue l’autore – la rappresentazione dello stemma del pontefice con una modellazione ‘scavata’ nel piano. Lo stemma, pur fedele all’originale araldica, è stato ‘reinventato nella sua architettura’, ed emerge e interagisce con lo sfondo costituito da geometrie sbalzate su più piani con un andamento a raggiera, creando un unico elemento scultoreo dinamico”.

Il pieno, il vuoto, il rapporto tra i volumi, la modernità dello stile che incontra un personaggio della storia del Novecento e ne reinventa l’immagine in pieno XXI secolo: questo è riuscito a fare Gabriele Di Maulo con la medaglia per Pio XI. Lo stesso artista conferma: “Nella mia intenzione questa medaglia, tra i tanti significati, con la sua struttura, riassume in sé anche il concetto stesso di ‘scultura’ rappresentato dal rapporto tra pieno e vuoto”.

pio xi

Gabriele Di Maulo, da grafica e scultura a monete e medaglie

Un gioco di volumi e geometrie di fine eleganza – quello che contraddistingue lo stile dell’autore – in grado di ricordare, con il linguaggio espressivo dell’arte del presente, il pontefice che inaugurò nel 1929 anche la monetazione moderna dello Stato della Città del Vaticano, quella stessa monetazione alla quale dal 2020 anche Di Maulo ha contribuito come autore modellando i 200 euro in oro 2020 dedicati all’arcangelo Gabriele e, l’anno seguente, i 20 euro in argento della divisionale proof a ricordo della preghiera del papa contro la pandemia.