Con una moneta da 5 euro firmata Chiara Principe, il Titano ci ricorda il valore della montagna nell’ecosistema globale minacciato dai cambiamenti climatici

 

di Chiara Pasqui | Le foreste, poi gli oceani, quindi la biodiversità: questi i temi delle monete in argento che negli ultimi tre anni hanno arricchito le serie numismatiche sammarinesi. E quest’anno tocca alla montagna, un altro elemento del patrimonio naturale globale a rischio e che, come dimostrano i recenti tragici fatti della Marmolada, sta cambiando aspetto e diventando sempre più fragile.

La Giornata internazionale della montagna, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale dell’ONU e guidata a livello globale dalla FAO, si celebra l’11 dicembre in tutto il mondo. L’obiettivo della Giornata è quello sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione degli ecosistemi montani e sul necessario sviluppo sostenibile della montagna, sede di un inestimabile patrimonio di biodiversità e di risorse primarie.

La Prima Torre, o "Guaita", sul rovescio dei 5 euro in argento che Chiara Principe ha modellato per San Marino a impreziosire la divisionale 2022 in vendita dal 26 luglio
La Prima Torre, o “Guaita”, sul rovescio dei 5 euro in argento che Chiara Principe ha modellato per San Marino a impreziosire la divisionale 2022 in vendita dal 26 luglio

A questo tema San Marino dedica la moneta da 5 euro in argento fior di conio che arricchisce la serie divisionale 2022 (disponibile anche nella versione base otto valori, dal centesimo ai due euro di circolazione).

La modellazione è stata affidata a Chiara Principe, coin designer di indubbio talento e ormai di casa sul Titano e che, sul rovescio della moneta, ha raffigurato la Prima Torre che si erge sulla sommità del massiccio montuoso su cui si trova San Marino Città. La Prima Torre è la maggiore e la più antica delle tre rocche, risalente all’XI secolo ed è detta anche “la Guaita”.

Le Tre Penne e le torri in una composizione araldica originale dello stemma di Stato sammarinese che richiama il tema della montagna e del suo valore nell'ecosistema
Le Tre Penne e le torri in una composizione araldica originale dello stemma di Stato sammarinese che richiama il tema della montagna e del suo valore nell’ecosistema

Sul dritto della moneta è invece raffigurata una composizione simbolica con le Tre Torri che si stagliano sul Monte Titano, sulle cui cime sono poste le Tre Penne, simboli della Repubblica di San Marino. Il tutto, al di sopra di un profilo stilizzato che richiama quello delle cime innevate di una catena montuosa e degli alberi di una foresta.

La divisionale nove valori 2022 di San Marino è stata prodotta da IPZS in 9000 astucci e viene commercializzata a partire dal 26 luglio al prezzo di 42 euro (più Iva per i clienti italiani). Ad essa si affianca la serie annuale otto valori, disponibile in 11.000 blister in vendita a partire dalla stessa data a 27,50 euro (più eventuale Iva).

La faccia nazionale dei 5 euro centesimi sammarinesi in uso dal 2017
La faccia nazionale dei 5 euro centesimi sammarinesi in uso dal 2017

Il colorato e moderno packaging voluto dalla Divisione filatelica e numismatica per questa serie è dedicato ad un monumento storico di San Marino, la facciata della chiesa dei Cappuccini che è riprodotta anche sulla nuova versione della faccia nazionale della moneta da 5 centesimi a partire dal 2017.

La chiesa risale al XVI secolo ed è dedicata a san Quirino, in memoria del fallito tentativo di occupare la Repubblica da parte di Fabiano da Monte San Savino il 4 giugno 1543.

La facciata presenta un armonioso porticato sotto il quale nel 1849 Garibaldi, rifugiatosi a San Marino per sfuggire all’esercito austriaco, sciolse le sue truppe. Un luogo di libertà, dunque, oltre che un monumento visitato da moltissimi turisti.

montagna
La confezione della serie numismatica annuale base di San Marino del 2022 è dedicata alla chiesa e al convento dei Cappucciani, uno dei monumenti simbolo di San Marino Città

Sul sagrato della chiesa si erge una colonna con un’edicola contenente la statua di san Francesco benedicente, risalente all’inizio del Novecento. All’edificio è annesso il convento con un chiostro che conserva un caratteristico pozzo: un angolo di quiete francescana nel cuore medievale di San Marino.