Centoundici lotti appena, per il debutto di Gonnelli Casa d’Aste nel mondo degli incanti numismatici, ma centoundici lotti che – anche a motivo della prestigiosa provenienza, vale a dire le collezioni del “principe dei bibliofili” Tammaro De Marinis – hanno senza dubbio lasciato un segno.

L’incanto del 18 giugno 2025 (leggi qui l’articolo di presentazione) è infatti stato l’occasione, per quella che è la casa d’aste italiana più antica in attività, fondata nel 1875, per testare le potenzialità del nuovo Dipartimento Numismatica che Gonnelli è ora lieta di presentare ufficialmente.

Da oggi, i collezionisti italiani e tutti coloro che possiedono, per lascito ereditario, monete singole o intere collezioni numismatiche – quindi, anche medaglie, placchette, banconote e bibliografia specializzata – possono affidarsi a Gonnelli Casa d’Aste con la certezza di ricevere un supporto qualificato e uno sbocco di ampia visibilità sul mercato nazionale e internazionale.

Oltre che online, Gonnelli Casa d’Aste è disposizione di collezionisti e appassionati nella sua sede di Via Fra Giovanni Angelico 49 a Firenze

A capo del Dipartimento Numismatica Alessio Montagano: milanese, classe 1978, Montagano si appassiona alla numismatica fin da giovanissimo, sviluppando un particolare interesse per le monete medievali e rinascimentali toscane. Laureato in Economia all’Università Cattolica di Milano con una tesi sulla moneta in Toscana tra Duecento e Trecento, è membro della Società Numismatica Italiana dal 2003 e dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici dal 2010.

Autore di due volumi per la collana Monete Italiane Regionali, premiati dall’Associazione internazionale dei numismatici professionisti, è anche autore di numerosi articoli di approfondimento e ha partecipato a importanti mostre e pubblicazioni, tra cui Le Zecche italiane fino all’Unità e The Italian Coins of the British Museum. Dal 2016 al 2025 ha diretto il Dipartimento Monete e Medaglie di Pandolfini Casa d’Aste.

Alessio Montagano, studioso di lunga esperienza e autore di volumi e articoli, è a capo del nuovo Dipartimento Numismatica di Gonnelli Casa d’Aste

La proposta di collaborazione fra Alessio Montagano e Marco Manetti (titolare di Gonnelli Casa d’Aste) è nata proprio in occasione della promozione dell’asta del 18 giugno dedicata alla collezione di Tammaro de Marinis della quale siamo lieti di segnalarvi alcuni lotti di particolare pregio e che hanno realizzato in asta prezzi significativi.

Sono ad esempio 4200, diritti esclusi, gli euro raggiunti dal lotto 215, una splendida tetradramma siracusana del periodo di Agatocle (327-289 aC) con raffinato profilo di Aretusa: un pezzo da intenditori che partiva da 700 euro di base e che ben descrive la sensibilità estetica del collezionista Tammaro De Marinis. Al lotto 224, invece, ha ben figurato un solido di Graziano (359-383) coniato a Treviri che, balla base di 340 euro, è salito fino a 1300.

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Lotto 215 e lotto 224

Da 1500 a fino a 4400 euro, invece, è stato conteso l’ottimo esemplare di pierrerale d’oro per la zecca di Messina a nome di Pietro e Costanza coniato nel breve periodo 1828-1285, raro e gradevolissimo nei dettagli (lotto 233). Sempre dal medioevo meridionale italiano, a seguire, eccellente realizzo anche per l’alfonsino d’oro napoletano a nome di Alfonso I d’Aragona (1442-1458) del lotto 236: la moneta, infatti, è salita dai 1200 euro di catalogo 4000 euro, come sempre diritti esclusi.

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Lotto 233 e lotto 236

Non è stato, tuttavia, solo l’oro a brillare per la prima vendita del Dipartimento Numismatica di Gonnelli Casa d’Aste: al lotto 249, infatti, un argenteo tarì napoletano di Ferdinando I d’Aragona (1458-1494) di notevole rarità, pur in media conservazione è volato fino a 4800 euro dai 1000 euro di dote iniziale. Sempre ricercata anche la moneta al lotto 261, il carlino di Federico d’Aragona (1496-1501) con l’impresa del libro in fiamme: l’esemplare della Tammaro De Marinis, in particolare, è stato aggiudicato a 800 euro dai 300 di catalogo.

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Lotto 249 e lotto 261

Passando alle magnifiche medaglie e placchette antiche, al lotto 289 spicca il realizzo della fusione dedicata ad Andrea Doria opera di Leone Leoni con al rovescio l’autoritratto del grande incisore: triplicata, fino a 1200 euro, la stima iniziale di 400 sia a motivo della rarità che della finezza dell’oggetto. E concludiamo con il maestro Pisanello, padre della medaglia d’arte e autore del magnifico ritratto di Leonello d’Este in fusione bronzea al lotto 294: pur in media conservazione e con piccolo foro, questa icona metallica del Rinascimento ha è passata da 400 a ben 2200 euro.

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Lotto 289 e lotto 294

Il Dipartimento Numismatica di Gonnelli Casa d’Aste è a vostra disposizione all’indirizzo all’indirizzo mail numismatica@gonnelli.it o tramite la pagina valutazione l’inserimento in asta sia di monete e medaglie da collezione che di monete di borsa. Il responsabile del dipartimento Alessio Montagano è a disposizione per offrire un servizio specialistico e altamente qualificato, pronto ad accogliere e valorizzare raccolte numismatiche di ogni epoca e provenienza.

Gonnelli Casa d’Aste: dal 1875 una garanzia di competenza e passione, in linea con la tradizione di eccellenza e serietà che da sempre ci contraddistingue.