Il biglietto da 1000 dollari del 1890 è la più grande rarità della cartamoneta USA | Solo sette esemplari conosciuti, di cui appena tre in collezioni private
a cura della redazione | Probabilmente, nessuna banconota affascina gli collezionisti di cartamoneta degli Stati Uniti tanto quanto questa la Treasury note del 1890 del valore di 1000 dollari.
Nota anche come “Grand Watermelon” (“Il grande cocomero”), questo biglietto deve il suo famoso soprannome ai tre grandi zeri verdi sul retro che – per le loro decorazioni ondulate – assomigliano al succoso frutto estivo.
Due varianti di assoluta rarità
Del biglietto esistono due varietà: Fr. 379a (W-4580) con grande sigillo del Tesoro marrone e firme Rosecrans e Huston, e Fr. 379b (W-4581) con piccolo sigillo del Tesoro rosso e firme Rosecrans e Nebeker. Il personaggio storico ritratto sul fronte è il maggiore generale dell’Unione George Meade (1815-1872), comandante delle forze dell’Unione nella battaglia di Gettysburg combattuta nel 1863 e che, vinta dai nordisti, rappresentò una delle azioni più importanti del conflitto.
Come detto, il soprannome di questa rara e pregiatissima banconota deriva dai grandi zeri verdi sul retro, che sembrano delle deliziose angurie. Tuttavia, l’affettuoso nomignolo non venne affatto visto di buon occhio dal Dipartimento del Tesoro in quel lontano 1890, tanto è vero che furono prese misure per cambiare il design del biglietto e la sua diffusione fu miolto limitata. Del resto, queste banconote meravigliosamente decorate non erano piaciute nemmeno al pubblico e vennero ritirate quasi completamente.
A riprova del fatto che “il grande cocomero” da 1000 dollari sia forse la maggior rarità in filigrana nella storia degli Stati Uniti è da segnalare come, del biglietto, ad oggi siano noti appena sette esemplari e, di questi, tutti tranne tre sono permanentemente custoditi in raccolte governative.
Tre passaggi in asta da primato
Quella che vi mostriamo qui è uno dei due esemplari della variante Fr. 379a che si trova in mani private ed è stata venduta all’asta durante la dispersione della Collezione Joel R. Anderson all’astronomica cifra di 2.040.000 dollari.
Il secondo esemplare della medesima variante è invece stato venduto per “appena” 1.525.500 dollari in un’asta nell’aprile 2013. Solo una delle due banconote conosciute nella variante Fr. 379b è infine in mani private e nel gennaio 2014 ha spuntato il prezzo record di ben 3.290.000 dollari.
