Un ricco catalogo di monete italiane medievali e moderne con eccellenti rarità, esemplari eccezionali di Casa Savoia e del Regno d’Italia con prove e progetti, monete papali di pregio per la vendita Nomisma Aste n. 1

 

informazione pubblicitaria | Una nuova realtà con sede in Italia debutta nel panorama delle aste numismatiche: è Nomisma Aste, con sede a Verona in via Legnago 144. Verona, città universalmente nota nel mondo per valori culturali e tradizioni storiche, è infatti il luogo scelto da Nomisma Aste per accogliere, col suo staff specializzato e numerosi anni di comprovata esperienza nel settore, collezionisti e appassionati.

Nomisma Aste è specializzata principalmente nell’acquisto e vendita all’asta di monete, medaglie e cartamoneta con particolare attenzione per i pezzi di rara apparizione sul mercato. Inoltre si occupa anche di altre tipologie di oggetti da collezione: orologi, gioielli, libri, penne e accendini di pregio oltre ad avere un dipartimento dedicato espressamente a vini e distillati.

Visitate il nostro sito all’indirizzo www.nomisma-aste.it o scriveteci a info@nomisma-aste.it. Siamo a vostra disposizione anche per contatti telefonici al numero di cellulare 345 3257359.

Il primo incanto in sala e live di Nomisma Aste si svolgerà nei giorni del 13 e 14 maggio con un ricco catalogo di monete di zecche italiane, papali e di Casa Savoia, Repubblica Italiana, monete estere, medaglie e decorazioni.

La prima sessione sarà battuta il 134 maggio dalle ore 15.30 (termine offerte pre asta ore 14.00); la seconda sessione andrà in scena il 14 maggio dalle ore 9.30 (termine offerte pre asta ore 8.00).

L’asta verrà battuta presso la sede di Nomisma Aste in Via Legnago 144 a Verona e live su Bidinside (clicca qui per accedere al catalogo). Ma è ora il momento di mostrarvi alcune delle monete in offerta: rare, di eccellente conservazione, di difficile apparizione sul mercato, queste monete non sono che una piccola parte del catalogo d’asta, che vi invitiamo a visionare con attenzione.

Monete di zecche italiane medievali e moderne

L’Italia dei cento campanili, così ricca di officine monetarie specie nel Medioevo e nel Rinascimento, ci offre nel catalogo Nomisma Aste n. 1 numerosi esempi di quanto varia e affascinante sia ancora ai nostri occhi la produzione numismatica di questo ambito.

Iniziamo dunque con un “classico”, il lotto 108 che corrisponde al testone ferrarese di Alfonso I d’Este, R2, offerto BB a 1800 euro di base. Per Livorno, invece, è d’obbligo citare – fra le tante monete in asta battute nel capoluogo toscano – l’eccezionale pezza della rosa in oro 1717, a nome di Cosimo III (1670-1723) al lotto 147: 12.000 gli euro di base per questa moneta R2 e FDC.

nomisma asteNe servono almeno 10.000, invece, per il ducato mantovano di Federico II Gonzaga (1519-1540) offerto al lotto 149: R3 e in conservazione BB-SPL, la moneta ci mostra un magnifico profilo del duca al D/ e santa Caterina al R/, con la palma e la ruota simboli del martirio. Stessa base, al lotto 152, per la magnifica quadrupla di Ferdinando Gonzaga (1612-1626), esemplare particolarmente ben coniato, R2 e qFDC.

Spostandoci a Milano, in piena dominazione spagnola, Nomisma Aste propone invece al lotto 165 una due doppie del 1630 a nome di Filippo IV (1621-1665) in conservazione eccezionale e di grande freschezza (FDC), rara e certificata NGC come MS65, il più bell’esemplare di questo tipo finora sigillato in slab dalla compagnia di grading americana.

nomisma asteInvitandovi a visionare anche, per la zecca lombarda, il bell’insieme di progetti di epoca napoleonica, per Modena ecco invece – con tanto di cartellino d’epoca – un suggestivo ongano o ducato di Francesco II d’Este (1662-1694) al lotto 210: SPL e R2, parte da 5000 euro di base.

Ricca anche la selezione di monete napoletane e palerminate, nell’incanto Nomisma Aste n.1 del 13-14 maggio 2022: è R4, ad esempio, il 3 ducati 1832 a nome di Ferdinando II (1830-1859) al lotto 248 che, qFDC, ha una base di 5000 euro. È di 3500 euro, invece, il prezzo di partenza per il lotto 262, un’oncia R2 per Carlo III (1720-1734) anno 1732 sigla C P che, SPL/SPL+, mostra al R/ una magnifica fenice che risorge dalle ceneri. Affascinante esempio di iconografica mutuata dalla mitologia classica.

nomisma astePer la zecca di Parma, al lotto 269, spicca invece un’altra esimia rarità, le 8 doppie in oro con ritratto di Ferdinando I di Borbone (1765-1802) del 1786, R2. Con  minimi graffietti, ma in notevole conservazione (qFDC), questo prestigioso nominale si merita una base di ben 45.000 euro.

Proseguendo in ordine alfabetico per zecca, due omaggi a Siena e Venezia: per la città toscana, al lotto 283, proponiamo un magnifico scudo d’oro del periodo della Repubblica (1404-1555) R3, in qFDC, a base 8000 euro; per la Serenissima, invece, al lotto 298 ecco un’osella in argento dell’anno III di Pietro Lando (1539-1545), R3 e SPL/FDC, alla base di 10.000 euro.

nomisma asteÈ infine a nome di Pietro Grimani (1741-1752) un’osella in oro da 4 zecchini 1750 Anno X, R3 e SPL, che proponiamo al lotto 320 dalla base di 10.000 euro: si tratta di un esemplare eccellente sul cui D/ san Marco in piedi benedice il doge tenendo il Vangelo poggiato su un basamento mentre dal cielo si irradia la luce della grazia divina.

Monete dei papi e degli Stati Pontifici all’incanto da Nomisma ASte

Un’ampia sezione della vendita Naomisma Aste n. 1 è dedicata alle monete papali, un settore sempre apprezzato dai collezionisti e che comprende capolavori di incisione ed eccellenti rarità. Ne è un esempio, al lotto 348 del catalogo, il quarto di ducato ossidionale a nome di Clemente VII (1523-1534). Il periodo di coniazione di queste monete è quello dell’anno terribile del sacco di Roma, che va dal 6 maggio all’8 dicembre 1527. La zecca aveva sede a Castel Sant’Angelo, dove il papa si era rifugiato a seguito della presa di Roma da parte dei lanzichenecchi. Il sacco ebbe proporzioni disastrose e questa moneta ne è testimonianza diretta. R4 e qSPL, parte dalla base di 8000 euro.

Con un salto in avanti di quasi tre secoli, eccoci poi al lotto 406, la piastra dell’anno XV di Clemente XI Albani (1700-1721) con ritratto al D/ e stemma al R/: la proponiamo in FDC, un vero “gioiello numismatico” e, anche per la rarità R2, vale una base d’asta di 10.000 euro. Al lotto 468, invece, è per Bologna un’altra rarità sotto il segno delle chiavi e della tiara: non risulta mai apparsa in asta, infatti, la doppia del 1785 di Pio VI (1775-1799) che, R4 e SPL, merita dunque almeno 3000 euro per passare di mano.

nomisma asteLe monete papali offerte in questa sessione da Nomisma Aste comprendono anche esemplari in argento, mistura e rame di epoche diverse, tutti selezionati per rarità e/o conservazione: ai collezionisti il piacere della caccia al pezzo mancante nelle rispettive raccolte.

Monete di Casa Savoia, del Regno di Sardegna e del Regno d’Italia

Si presenta molto interessante anche la parte dell’asta che sarà dedicata alle monete sabaude, con esemplari dalla fine del XVI alla metà del XX secolo. Ad aprire le danze è il lotto 545, un tallero del 1581 (Secondo tipo T) per Carlo Emanuele I (1580-1630): pur BB, la rarità R4 implica una base di 6000 euro. Stessa rarità, ma conservazione FDC, per il lotto 549, la doppia del 1676 di Vittorio Amedeo II (1675-1680) che, R4, parte da 5000 euro.

Il Regno di Sardenga ottocentesco è ben rappresentato da monete in argento e in oro come la 100 lire1837 T a nome di Carlo Alberto (1831-1849): al lotto 582, R3 e qFDC/FDC, è in conservazione eccezionale per questa rarissima data e parte da 25.000 euro di base. E passando al Regno d’Italia, ecco le 100 lire 1878 di Vittorio Emanuele II (1861-1878) al lotto 630 che, SLP/SPL+ (in slab NGC AU55) e R3, meritano identica base.

Del “re numismatico” Vittorio Emanuele III (1900-1946) ci piace mostrarvi – tra le decine di monete proposte, una delle sole 249 monete da 100 lire del 1937-XIV coniate: al lotto 704, R4 e FDC (in slab NGC con grading MS63), parte da 35.000 euro.

nomisma asteTra le coniazioni “per numismatici” volute dallo stesso sovrano in tirature di poche decine di esemplari, ecco poi le 10 lire Biga 1934 (R3, 50 pezzi, FDC, lotto 743) a 2500 euro di partenza e le 10 lire Impero 1940-XIX (R4, 20 pezzi, FDC, lotto 745) che merita almeno 7000 euro per accasarsi in una nuova collezione.

Numerose prove e progetti impreziosiscono la vendita Nomisma Aste n. 1 fra cui, al lotto 752, una coppia di lamine in argento con impressi i soggetti di quella che sarebbe dovuta essere una nuova 5 lire in argento: R5, qFDC, la coppia vede una base di 4000 euro.

nomisma asteAnche Repubblica, medaglie e decorazioni, monete estere nel catalogo Nomisma Aste

La vendita all’incanto Nomisma Aste n. 1 completa il suo catalogo con alcune prove di monete italiane repubblicane, interessanti medaglie commemorative e onorificenze e con una selezione di monete estere che vi invitiamo a visionare con attenzione nel nostro catalogo online: le offerte sono aperte!