di Livio Toschi | La mostra Sogni di celluloide, inaugurata il 5 aprile scorso, è la dodicesima collettiva d’arte che è stata inaugurata nel Museo degli Sport di Combattimento, che ha sede nel Centro Olimpico FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) a Ostia Lido.

Aperto il 27 novembre 2012, il Museo ha lo scopo non solo di raccogliere, custodire e far conoscere le preziose memorie della nostra Federazione (nata nel 1902), ma anche di promuovere la cultura in ogni sua espressione. Non vuole essere, infatti, un semplice “contenitore di ricordi”, per quanto preziosi, ma una realtà viva e in perenne rinnovamento, legata al suo tempo e agli eventi che lo caratterizzano. Quindi non circoscritta alle discipline federali né, più in generale, allo sport. Insomma, la FIJLKAM intende mantenere vivo il fecondo connubio che il barone Pierre de Coubertin definiva “Le mariage des muscles et de l’esprit”.

La locandina della mostra "Sogni di celluloide" al Museo FILJKAM di Ostia Lido
La locandina della mostra “Sogni di celluloide” al Museo FILJKAM di Ostia Lido

Perciò il Museo organizza con continuità mostre d’arte ed eventi culturali quali convegni, conferenze, incontri e spettacoli: un’attività culturale poliedrica davvero unica nel mondo dello sport. La prestigiosa Sala delle Esposizioni al primo piano ha finora ospitato le opere di 135 artisti, italiani e stranieri, di cui molti affermati a livello internazionale.

I quarantacinque artisti selezionati per questa mostra – che chiuderà i battenti, dopo varie proroghe, il 22 settembre – espongono un centinaio di opere, realizzate con diversi materiali e varie tecniche espressive, ispirate al cinema in generale (attori, registi, luoghi, scenari, attrezzature, macchinari, ecc…) oppure a un film in particolare. Un’emozionante carrellata che fa rivivere grandi pellicole e mitici protagonisti: da La dolce vita a Blade Runner, da Spartacus a Il gladiatore, da Totò a Mastroianni, da Anna Magnani a Marilyn.

Durante la cerimonia d’inaugurazione, condotta con la solita verve dal giornalista Vanni Lòriga alla presenza del presidente della FIJLKAM, Domenico Falcone, oltre al catalogo della mostra d’arte (consultabile a questo indirizzo) è stato presentato il settimo numero semestrale dei Quaderni del Museo (consultabile a questo indirizzo). Poi il bravissimo Andrea Rizzoli ha recitato con trasporto il famoso monologo di Al Pacino nel film Ogni maledetta domenica (di Oliver Stone, 1999) e l’Art Junior Saxophone Quartet (diretto dal maestro Francesco Ciocca) ha suonato musiche da film, meritando gli applausi del pubblico. La mostra collettiva è arricchita dalla “personale” Ciak, la fabbrica dei sogni, dell’estrosa artista Roberta Gulotta. È questa la ventiduesima personale allestita al pianterreno del Museo.

Uno scorcio della mostra dedicata al cinema con omaggi fra pittura, scultura e arte della medaglia
Uno scorcio della mostra dedicata al cinema con omaggi fra pittura, scultura e arte della medaglia

Nella Hall of Fame, infine, si può ammirare la quarta mostra documentaria-iconografica, intitolata Giovanni Raicevich e il cinema degli uomini forti. Raicevich, “campionissimo” di lotta greco-romana, primatista mondiale di sollevamento pesi, decorato nella Grande Guerra, fu anche attore del cinema muto e nel suo film più famoso (L’uomo della foresta, 1922) impersonò Buono, una sorta di Tarzan fortissimo e generoso, vestito con l’immancabile pelle di leopardo.

Le mostre, ideate e allestite dall’architetto Livio Toschi (direttore artistico del Museo), hanno il patrocinio del CONI e dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana. Le medaglie esposte sono opera di (in ordine alfabetico) Silvia Girlanda, Roberto Mauri, Loredana Pancotto e Marcello Ripa, dei quali tracciamo un breve profilo.

Un’autentica maschera del cinema e del teatro italiani, il grande Aldo Fabrizi visto da Roberto Mauri (bronzo, mm 85)

Silvia Girlanda ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma sotto la guida di Pericle Fazzini e la Scuola libera del nudo. Diplomatasi con borsa di studio alla Scuola dell’Arte della Medaglia presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha realizzato medaglie per vari enti, tra cui la FAO, Collezioni Numismatiche e numerose federazioni sportive nazionali e internazionali. Alcune sue opere sono esposte in musei italiani e stranieri. E’ autrice anche delle tre placchette in bronzo dedicate a Federico Fellini, Eduardo De Filippo e Totò illustrate in apertura di questo post.

Suggestivo e poetico, “tutto da sognare” questo omaggio di Loredana Pancotto a Federico Fellini (bronzo, mm 70)

Dopo aver frequentato i corsi di calcografia e design industriale all’Università, Roberto Mauri si è diplomato alla Scuola dell’Arte della Medaglia, entrando poi all’IPZS, dove si è occupato della fonderia artistica e dello studio dell’incisione. Ha approfondito l’utilizzo del computer nella progettazione e realizzazione di conî, sperimentando inoltre la microincisione. È suo il bozzetto della moneta da 50 euro centesimi in circolazione dal 2002 con la statua equestre di Marco Aurelio in Campidoglio.

La medaglia del Premio speciale Erminio Macario modellata da Loredana Pancotto (bronzo, mm 50)
La medaglia del Premio speciale Erminio Macario modellata da Loredana Pancotto (bronzo, mm 50)

Diplomata alla Scuola dell’Arte della Medaglia, Loredana Pancotto ha realizzato varie monete per la Repubblica di San Marino e numerose medaglie, fra cui quelle commissionatele dalla Città del Vaticano in occasione dei viaggi apostolici di Giovanni Paolo II. Recentemente ha eseguito il modello per la medaglia del Premio Biblionumis per la ricerca numismatica. Collabora con i più importanti stabilimenti artistici di medaglie e le sue opere sono in esposizione in diversi musei in Italia e all’estero.

"Il principe e il comico", medaglia di Marcello Ripa per i 50 anni dalla morte di Totò (bronzo, mm 70)
“Il principe e il comico”, medaglia di Marcello Ripa per i 50 anni dalla morte di Totò (bronzo, mm 70)

Figlio d’arte, Marcello Ripa fin da giovanissimo ha appreso la tecnica dell’incisione a bulino nel noto laboratorio di cammei dei fratelli Ripa sotto la guida del padre Giuseppe. Autore di pregevoli cammei in conchiglia, coralli e pietre dure, è docente di Incisione su pietre dure alla Scuola dell’Arte della Medaglia.

Per maggiori informazioni sull’attività del Museo FIJLKAM:

https://www.fijlkam.it/polo-museale.html

https://museo-fijlkam.webnode.it/

https://liviotoschi.webnode.it/