Con la Astarte web auction 5, la ditta elvetica Astarte presenta un nuovo incanto live in programma sulla piattaforma Biddr.com (clicca qui per accedere al catalogo) per domenica 12 maggio a partire dalle ore 16.00.

Sono a 275 i lotti di questo incanto con un’ampia scelta di monete greche (157 lotti), esemplari romani repubblicani, imperiali e provinciali (complessivamente 58), monete bizantine e una miscellanea di monete e medaglie mondiali di varie epoche.

Vi ricordiamo che per inserire le offerte preliminari e partecipare live alla Astarte web auction 5 è necessario registrarsi gratuitamente su Biddr.com; la registrazione va effettuata almeno 12 ore prima dell’asta e deve essere approvata dagli organizzatori.

Invitandovi a visionare il catalogo completo della Astarte Web Auction 5, passiamo ora a mostrarvi alcuni degli esemplari più particolari e interessanti, ricordandovi che le offerte pre asta sono già aperte e che per informazioni potete scriverci all’indirizzo auction@astartesa.com.

Lotto 15: una rara moneta della zecca di Kamarina

Iniziamo la nostra selezione della Astarte web auction 5 con un tetradramma di Kamarina, 425-405 aC: un dritto magnifico con Atena con in piedi a sinistra alla guida di una quadriga, mentre la Nike vola in alto incoronandola con una ghirlanda e un airone in volo è inciso in esergo. Al rovescio Eracle con pelle leonina sul capo per questo esemplare a 4000 Chf di base.

Lotto 20: il fascino femminile della ninfa siracusana

Siracusa e la sua zecca ci riservano una bellissima tetradramma del 466-405, periodo della Seconda democrazia: al dritto con l’auriga che conduce una quadriga sormontata da Nike si abbina un profilo di Aretusa rivolto a destra, i capelli legati con un nastro avvoltp quattro volte attorno alla testa. Molto rara e dai notevoli dettagli, specie al rovescio, la moneta è offerta da 1000 Chf.

Lotto 41: Atena e la civetta per un tipo leggendario

Stessa base, 1000 Chf, per una tetradramma ateniese del periodo 460-454, cosiddetto “tipo di transizione”: una moneta di grande piacevolezza e di buonissima conservazione, appartenente al gruppo chiamaro “Starr V”, coniata molto probabilmente prima dell’inizio della produzione delle civette su vasta scala, iniziata proprio nel 454 aC. Da visionare anche le altre ateniesi del catalogo Astarte web auction 5.

Lotto 59: il pegaso in volo per la zecca di Corinto

Numerosi i pegasi, ossia i celebri stateri di Corinto, presenti nel catalogo dell’ asta del 12 maggio 2024: vi mostriamo qui uno dei migliori, proposto a 200 Chf di base d’asta e coniato fra il 345 e il 307 aC. La moneta si distingue per i dettagli e per la delicata e attraente patina.

Lotto 67: un obolo con il cinghiale e il leone

Un minuscolo obolo di circa 12 millimetri per appena 0,79 grammi d’argento (450-400 aC) può rivelarsi un piccolo capolavoro numismatico: è il caso di questa monetina proveniente dalla Misia (Cizico) con due protomi animali raffigurate, su un tondello leggermente poroso che tuttavia ne aumenta il fascino. Base d’asta appena 20 Chf.

Lotto 90: una piccola Gorgone dal dolce fascino

Un altro obolo d’argento è da segnalare, quello per la zecca di Selge, nella regione della Pisidia. Risalente al peridoo 350-300 aC circa, pesa 0,77 grammi per circa 9 millimetri e mezzo e alla testa di Atena del rovescio abbina al dritto una Gorgone frontale affatto minacciosa: anche in questo caso la base è di 20 Chf.

Lotto 101: il cavaliere e la capra inginocchiata

La varietà dei soggetti sulle monete greche, e dei relativi messaggi simbolici e mitologici, è testimoniata da questo statere di Kelenderis, zecca della Cilicia, battuto tra il 380 e il 370 aC. Un giovane su un cavallo impennato si avvina a una capra retrospicente inginocchiata per un esemplare numismatico di gradevole conservazione alla base di 200 Chf.

Lotto 120: feroce lotta sullo sfondo di una città

Sempre dalla Cilicia, ma dall’officina monetaria di Tardo, arriva uno statere del satrapo Mazaios con al dritto il dio Baal sul trono. Suggestivo il rovescio, con un leone a sinistra che attacca un toro inginocchiato a destra, sotto le mura della città scandite da otto torri su due file. Rara e di buona conservazione, questa moneta merita 300 Chf di prima offerta.

Lotto 144: riflessi in moneta del mito di Alessandro

Ecco, dalla Astarte web auction 5, una tetradramma coniata a Babilonia nel 311-300 aC. Alessandro Magno è già morto, ma il suo mito è ben vivo come dimostra questa moneta battuta a suo nome e seguendo i tipi che il condottiero aveva imposto. Ben centrata, con magnifici dettagli, la tetradramma è in catalogo con base di vendita fissata a 300 Chf.

Lotto 153: l’arcaico fascino dei darici con il “Grande Re”

Dall’Impero achemenide, epoca da Dario I a Serse II (circa 485-420 aC) ecco in asta un darico coniato a Sardi con il “Grande Re” (o eroe) che indossa kidaris e kandys, in posizione di corsa in ginocchio a destra, tenendo la lancia nella mano destra, l’arco nella mano sinistra e faretra dietro la spalla destra. Al rovescio punzonatura incusa, per questo pezzo di storia della moneta che è stimato 750 Chf.

Lotto 161: la perfezione in un denario repubblicano

È praticamente come se fosse uscito ora dal martello del coniatore il denario di C. Aburius Geminus, 134 aC, che alla testa elmata di Roma con GEM e segno di valore abbina Marte alla guida di una quadriga andante a destra con scettro, scudo, redini e trofeo. Patina iridescente per questo esemplari di pregio di Roma repubblicana offerto da 100 Chf.

Lotto 162: anonimo e affascinante, a voi il quadrigato

Coniata a Roma nel 225-212 aC, questa iconica moneta con testa giovanile di Giano – i due volti sono imberbi – è impreziosita da una patina leggera che ne esalta i dettagli, anche sul rovescio caratterizzato da Giove in quadriga al galoppo verso destra, con fulmine e scettro, e dietro una Vittoria. È di 500 Chf la base per questa bella moneta romano-campana.

Lotto 169: doppio ritratto per Marco Antonio e Ottaviano

Unisce i ritratti di due personaggi celebri del periodo di passaggio di Roma da Repubblica a Impero questo denario battuto da una zecca incerta del Centro o Sud Italia fra la fine del 40 e l’inizio del 39 aC. Due fisionomie passate alla storia per questo esemplare rare e affascinante, che pur con depositi e superfici corrose, merita 150 Chf di prima offerta nella Astarte web auction 5.

Lotto 191: un bel sesterzio di Nerone sotto Claudio

Risale al 38-39 dC questa bella moneta dalla suggestiva patina di fiume il cui rovescio, dai piacevoli dettagli, ci mostra Claudio, a capo scoperto e togato, seduto a sinistra su sedia curule, mentre tende un ramo con la mano destra e appoggia la mano sinistra sul grembo; attorno alla sedia sono sparse armi: lance, scudi, corazza, elmo. Un sesterzio con base di 500 Chf.

Lotto 193: un ritratto di Traiano in altorilievo

Altro bel sesterzio, questo di Traiano coniato a Roma nel 107-108 e che si caratterizza per la perfetta centratura, oltre che per i marcati rilievi. Sul rovescio la personificazione di Roma in piedi a sinistra, tiene la Vittoria nella mano destra e la lancia rovesciata nella sinistra. Una moneta che parte da una base di 300 Chf.

Lotto 198: Faustina II e il volto gentile dell’Impero

Risalente al 16-174, questo bell’esemplare battuto sotto Marco Aurelio ci riserva un fine ritratto drappeggiato di Faustina II in abbinamento a Venere con mela e scettro nelle mani. Un esempio di ritrattistica femminile nella numismatica romana, con gradevolissima patina verde, è in catalogo a 200 Chf.

Lotto 216: Costantinopoli o Bologna per Zenone?

È a nome dell’imperatore Zenone l’Isaurico, 474-491, questo solido d’oro con busto semi frontale diademato, corazzato e con lancia e scudo. Al rovescio la Vittoria nella classica foggia del periodo. Ciò che rende particolare la moneta, 400 Chf di base d’asta, è l’ipotesi che l’indicativo di zecca CONOR possa far attribuire questa coniazione a Bononia (Bologna) invece che alla capitale dell’Impero d’Oriente.

Lotto 233: un solido ostrogoto di estrema rarità

Si tratta di una moneta coniata dagli Ostrogoti sotto Odovacar, periodo 476-493, a Mediolanum: l’esemplare è come di consueto a nome di Zenone e, pur di conservazione non eccellente, giustifica la base di ben 1500 Chf con la notevole difficoltà di reperimento.