È firmato da Giovanni Battista Vigna il volume su zecche e monetazione napoleonica del Regno d’Italia del periodo 1805-1813

 

di Antonio Castellani | È edito da Nomisma e firmato da Giovanni Battista Vigna il volume di 292 pagine in formato 20×30 dal titolo Zecche e monetazione napoleonica del Regno d’Italia. Rivisitazione storico-numismatica attraverso il materiale dʼarchivio.

Attraverso i documenti dell’Archivio di Stato di Bologna – una vera miniera di informazioni in buona parte finora inedite – viene esaminata la monetazione napoleonica prodotta nel cruciale periodo che va dal 1805 al 1813 delle officine di Milano, Bologna e Venezia.

Una stagione politica, culturale e monetaria da approfondire

Il libro nasce quale approfondimento numismatico di una controversa stagione politica e culturale della storia del nostro Paese, in occasione del 200° anniversario della morte di Napoleone Bonaparte.

monetazione napoleonica
E’ dedicato alla monetazione napoleonica e ai documenti d’archivio relativi alle zecche di Bologna, Milanio e Venezia il nuovo libro di Giovanni Battista Vigna

Due nuclei archivistici hanno permesso le analisi che ne stanno alla base: il primo è quello dell’Archivio di Stato di Bologna. L’autore è da vari anni impegnato, insieme a Michele Chimienti e Guglielmo Cassanelli, nella identificazione dei documenti relativi alla zecca della città nell’Ottocento e nella loro trascrizione e pubblicazione.

In questa sede vengono ordinati in una sequenza narrativa i documenti più significativi del periodo del Regno d’Italia, e che ancora risultano inediti. Non è infatti possibile comprendere la numismatica senza conoscere i suoi complessi rapporti con storia, economia, tecnologia o prescindendo dall’officina in cui le monete sono state coniate.

“Seppure l’affermazione possa risultare generica – scrive l’autore – va riconosciuto come merito della burocrazia napoleonica quello di aver cercato in ogni modo di rendere omogeneo il contesto organizzativo, e questa ricerca di uniformità traspare dalle lettere trasmesse dalla sede centrale di Milano e da quelle provenienti da Venezia, cioè dall’insieme delle tre zecche del Regno”.

Il secondo ambito archivistico che sta alla base del volume è quello del Gabinetto numismatico e medagliere di Milano, parte delle Raccolte artistiche del Castello Sforzesco che ha permesso di individuare vari coni di pertinenza delle zecche di Milano e Bologna, alcuni solo abbozzati altri completi, potendo in tal modo osservarne le caratteristiche e comprenderne le modalità di esecuzione: vengono presentati in uno specifico capitolo.

Completano questo interessante volume, e ne costituiscono la trama di supporto, un’introduzione storica, un approfondimento relativo ai principali personaggi che operarono nelle zecche del Regno, una sezione sui decreti monetali del periodo, un catalogo di prove, progetti e monete effettivamente coniate e la trascrizione commentata di un volumetto sulle macchine idrauliche della zecca durante il periodo napoleonico ed in quello successivo.

Dettagli inediti e curiosità sulla monetazione napoleonica

“Confido – sottolinea ancora Vigna – di aver saputo presentare nuove informazioni in un insieme armonico, capace di interessare non solo il ricercatore ma anche il semplice collezionista, che potrà così corroborare la propria passione con un insieme di informazioni capaci di alimentarla”.

Il volume dedicato a zecche e monetazione napoleonica, un importante tassello per la conoscenza della numismatica italiana di inizio XIX secolo, al costo di 100 euro può essere ordinato presso l’editore cliccando qui.