Michael Matzke, valente studioso e responsabile numismatico del Museo storico di Basilea, è scomparso il 20 maggio dopo una lunga malattia

 

di Ursula Kampmann | Quando penso a Michael, lo vedo in piedi alla stazione di Basilea. Era mattina presto, all’inizio dell’estate del 1998. Michael e io eravamo lì, nei nostri migliori abiti da lavoro, in attesa di un’amica che si era precipitato a prenderci dei panini al cioccolato.

Eravamo diretti a Berna: la nostra amica perché lavorava lì, io e Michael perché avevamo un’intervista per un lavoro. Il mio colloquio era programmato al mattino, Michael al pomeriggio. L’unico problema era che entrambi concorrevamo per lo stesso posto.

Eravamo nervosi, ovviamente. L’ho nascosto spiegando a Michael che non aveva alcuna possibilità contro di me. Michael ne ha appena riso. Poi mi ha detto che ero un brillante numismatico e che meritavo assolutamente il lavoro. Ecco come era Michael Matzke. Se c’era mai stato un collega senza alcun tipo di malizia o gelosia, era lui.

Uno dei maggiori esperti di numismatica medievale

Michael Matzke ha studiato all’università di Tubinga laureandosi in storia medievale e approfondendo i suoi studi in diversi altri campi tra cui, ovviamente, la numismatica. Ha completato poi parte del suo percorso accademico presso l’Università degli Studi di Pisa dove ha perfezionato la sua eccellente conoscenza dell’italiano.

A partire dal 1991, ha lavorato come assistente di ricerca presso l’Università di Tubinga, in particolare – eclettico come era – in aree completamente diverse: presso l’Istituto di storia regionale, il Centro di ricerca per la numismatica islamica e l’Istituto di archeologia classica.

Bene, a Michael Matzke piaceva pensare fuori dagli schemi, in ogni direzione possibile. Era a suo agio nel discutere di moneta elettronica come di parlare del valore artistico delle monete commemorative contemporanee. Michael aveva un’opinione ben fondata su molte cose ed era contento di correggere le sue opinioni con leggerezza ogni volta che sentiva qualcuno che presentava argomenti migliori.

Nel 1995 ha completato i suoi studi con una tesi di dottorato. Per la sua aspirazione a rendere la sua ricerca accessibile a un vasto pubblico scelse di pubblicare sull’argomento, nella rivista MünzenRevue un ampio estratto ben prima che la sua tesi fosse pubblicata in volume. Dopo il dottorato, Michael Matzke ha condiviso il destino di molti brillanti numismatici: si è guadagnato da vivere con progetti sempre più piccoli, incarichi di insegnamento e altre attività. Presto fu considerato uno dei massimi esperti di numismatica medievale.

In questo contesto è stato chiamato a Cambridge nel 1999; qui ha avuto una cattedra presso la Facoltà di Lettere classiche, ha collaborato al MEC XII  sulle monete medievali del Nord Italia ed è stato assistente conservatore del medagliere del Fitzwilliam Museum.

La conoscenza di Michael Matzke era incredibilmente vasta. E allo stesso tempo è riuscito a collegare tutte le sfere numismatiche. Pur essendo membro della Schweizerische Arbeitsgemeinschaft für Fundmünzen (gruppo di lavoro svizzero sulle monete di deposito) e lavorando sull’inventario svizzero dei ritrovamenti di monete dal 2015, ha spesso visitato fiere numismatiche ed era in buoni rapporti con collezionisti e commercianti di monete. Ha più volte scritto articoli indirizzati a un vasto pubblico sugli argomenti delle ultime ricerche numismatiche. Alcuni di loro sono stati anche pubblicati da CoinsWeekly.

Ursula Kampmann con Mikael Matzke al XV Congresso internazionale di numismatica a Taormina nel 2015
Ursula Kampmann con Mikael Matzke al XV Congresso internazionale di numismatica a Taormina nel 2015
Curatore del gabinetto numismatico del Museo storico di Basilea

La sua eccezionale competenza non è, tuttavia, ciò che ha reso Michael Matzke una persona speciale, bensì la sua capacità di relazionarsi in modo positivo con chiunque. Tollerante, di larghe vedute, comprensivo e sempre cordiale senza mai sacrificare la propria opinione: sono state le sue abilità sociali a renderlo una risorsa eccezionale per il Museo storico di Basilea, dove ha lavorato part time come curatore dal 2006.

Nel 2013 ha aperto il nuovo percorso numismatico permanente incorporando molte innovazioni e utilizzando stazioni multimediali, touchscreen e riproduzioni audio (un fatto non così comune nel 2013 come lo è oggi).

La riscoperta dell’mportanza dei “padovanini”

Nel 2016 Michael Matzke ha aperto una mostra intitolata “ìFaked Antiquity? The Paduans and the Fascination with Antiquity, vera e propria riabilitazione di una categoria di opere d’arte che trascurata per secoli. Come rappresentante di un approccio interdisciplinare, era naturale per lui mettere in discussione il pregiudizio che esiste nel mondo numismatico riguardo a questi “falsi del Rinascimento”.

Nella sua mostra, Michael Matzke dimostra che, al momento della loro creazione, i padovanini non erano considerati banali falsi ma opere d’arte che non avrebbero dovuto imitare modelli antichi bensì, addirittura, superarli. All’inizio del 2019 ha pubblicato il catalogo che completa questa mostra.

Orientato ai problemi, pragmatico e insostituibile

Michael ha affrontato a viso aperto la sua grave malattia. Chiunque abbia avuto la possibilità di parlargli durante gli ultimi mesi non ha potuto fare a meno di essere impressionato da quanto non si concentrasse sul proprio destino, ma ordinasse tutto sistematicamente e lo preparasse in modo che le cose potessero continuare dopo di lui. Nell’ultimo mese, quando era già gravemente provato, ha scritto ancora testi per una mostra in fase di preparazione.

Michael Matzke è mancato il 20 maggio 2020 circondato dalla sua famiglia. Con lui perdiamo un collega che ha sempre fatto tutto il possibile per il mondo accademico senza mostrare alcun tipo di vanità. Siamo in lutto con la moglie Gerhild e i figli Beneke e Hendrik. Il meglio che si può dire di una persona è vero per Michael Matzke: il mondo è diventato un po’ più luminoso grazie a lui.

Crediti fotografici

Foto di apertura: © Historisches Museum Basel, Ursula Sprecher