Dialogo con le istituzioni, chiarezza legislativa e rilancio del collezionismo tra i punti del programma | Ampliato il Comitato scientifico, i numismatici professionisti guardano al futuro

 

di Antonio Castellani | Adottando – come altre realtà – l’uso dei mezzi di riunione telematici, anche i Numismatici Italiani Professionisti hanno tenuto di recente la loro assemblea periodica nel corso della quale sono stati rinnovati gli organi direttivi per il periodo 2020-2022.

Ad Alberto Varesi, alla presidenza è subentrato il cagliaritano Luca Alagna che ha designato come vice presidente Umberto Moruzzi; il Consiglio direttivo è composto Cesare Costantini (che ricopre i ruolo di segretario e tesoriere) e completato da Fabio Grimoldi, Piero Rollero, Marco Esposito e Paolo Crippa.

Il presidente uscente Alberto Varesi passa tra i probiviri insieme a Marco Rinaldi e ad Artur Zub, mentre revisori contabili sono stati eletti Dimitri Bini e Lucio Raponi.

Alagna prende le redini dell’unica associazione professionale riconosciuta in Italia dallo Stato nel campo del commercio numismatico, per di più in un momento in cui – complice l’emergenza Covid-19, ma non solo – il mercato e il collezionismo stanno profondamente mutando.

Leggi su possesso e commercio di monete, una nota dolente

Alle difficoltà oggettive legate alla cancellazione di convegni e aste in sala, per il commercio numismatico si aggiunge infatti un quadro legislativo non univoco e spesso contraddittorio.

“Dopo anni si successi nei tribunali, in cui abbiamo mostrato la storicità del collezionismo e la lecita provenienza delle monete fuori dai contesti archeologici ed estranee a scavi clandestini o furti museali – ci dice il neo presidente NIP Alagna – oggi, purtroppo, si mette in dubbio lo stesso diritto alla proprietà.

Recenti sentenze della Corte di Cassazione, infatti, sostengono che si abbia diritto alla proprietà privata solo dimostrando di possedere un bene, delle monete nel nostro caso, da prima dell’entrata in vigore della legge sui Beni culturali. Tale concetto draconiano che rischia di danneggiare il commercio numismatico.

La strada per ridare dignità e tranquillità alla tradizione collezionistica italiana e al lavoro dei numismatici professionisti passa attraverso un preciso e condiviso intervento normativo o attraverso una chiara e definitiva interpretazione della legge. Auspichiamo di riuscire ad ottenere finalmente un risultato positivo, visti anche i proficui incontri avuti con i rappresentanti della politica e delle istituzioni.

Sarebbe un traguardo che gioverebbe non solo all’incremento del commercio e del collezionismo virtuoso, ma soprattutto alla tutela di quelle enormi quantità di monete che diversamente e, diciamolo, inesorabilmente, prenderebbero la strada dei mercati esteri o dell’oblio”.

Fin qui la legislazione, che si porta dietro l’inevitabile burocrazia… “Stiamo da tempo convivendo con un sempre maggiore incremento delle norme che regolano le nostre attività: le ultime disposizioni di pubblica sicurezza (commercio preziosi, antiriciclaggio), privacy e beni culturali si sommano con nuove disposizioni fiscali. Tutti questi adempimenti non solo aumentano i costi di gestione, ma riducono il tempo disponibile per l’attività di compravendita e di promozione della numismatica”.

Commercio parallelo da parte dei privati, un fenomeno da arginare

Tutti aspetti che il commercio “privato” invece non sconta… “L’aumento della concorrenza da parte di privati venditori non occasionali, avvantaggiati dalle possibilità del web, sta minando non poco la sopravvivenza di molte realtà commerciali del nostro sodalizio – ci conferma Luca Alagna – e oggi ci troviamo ad affrontare un nuovo ed insidioso problema, la crisi che la pandemia da Covid-19 ha creato e che influenza la ripresa delle nostre attività”.

E ancora: “Abbiamo voluto creare nella NIP un osservatorio abusivismo affidato all’avvocato Massimo Pasquinelli. Il suo sarà un ruolo super partes e di garanzia, anche della normativa sulla privacy. Fornirà al Consiglio direttivo e agli associati informazioni di carattere generale atte a monitorare il fenomeno. Raccoglierà, in modo del tutto anonimo, le segnalazioni che potranno arrivare anche da privati cittadini, una sorta di ‘sportello del cittadino’ a tutela del collezionismo”.

Quali altri strumenti metterà in campo la NIP a tutela dei collezionisti? “Il nostro Registro interno esperti e il riconoscimento del Ministero per lo Sviluppo economico danno al marchio NIP l’attestazione di qualità e garanzia del prodotto e dei servizi: questa è l’arma più forte che abbiamo per combattere le vendite e le certificazioni che avvengono fuori dal nostro sodalizio. La lotta al commercio ‘alternativo’ passa per prima cosa attraverso la professionalità e la qualità del servizio offerto”.

Ripensare i convegni commerciali e fare cultura con la moneta

Tornando a parlare di effetti del coronavirus: molti convegni commerciali – ad iniziare dalla Veronafil di maggio – sono stati cancellati. Come vede la NIP il futuro degli incontri con il grande pubblico? “Fino a qualche mese lavoravamo per migliorare l’esistente, oggi dobbiamo ricostruire e pensare al futuro. Sappiamo tutti l’importanza che hanno i convegni per la nostra storia, ma soprattutto per chi vi focalizza la sua attività e che oggi è purtroppo fermo.

Noi numismatici professionisti vediamo la ripartenza come un’opportunità, per essere finalmente parte attiva nella riorganizzazione e anche nel salto di qualità commerciale e culturale delle manifestazioni nel momento in cui ripartiranno”.

Nel corso della sua presidenza, dunque, proseguiranno le iniziative culturali patrocinate o promosse dalla NIP? “Questo – ci conferma Alagna – è uno degli obiettivi primari: abbiamo ampliato il Comitato scientifico che già comprendeva il professor Andrea Saccocci e il professor Franco Sardi con l’ingresso della professoressa Arianna D’Ottone Rambach, docente universitaria, e del dottor Roberto Ganganelli, giornalista e già presidente dell’Accademia italiana di studi numismatici.

Anche i rapporti con musei, soprintendenze, enti di tutela dei beni culturali – conclude il neo presidente dei numismatici professionisti – saranno sempre più privilegiati con l’obiettivo della conservazione del patrimonio e di un collezionismo libero e consapevole”.