Quale origine per una coniazione con smalti datata 1903? Nessun legame con la Croce rossa, ma con la città di Udine e un’esposizione di inizio Novecento

 

di Roberto Ganganelli | Ci scrive il nostro lettore Giorgio Corti da Bergamo: “Vorrei sapere qualcosa sulla medaglia nelle foto, purtroppo mal conservata e sicuramente niente di interessante, ma per curiosità mi piacerebbe sapere se è inerente alla Croce rossa internazionale. Nello sfondo sul compare una chiesa o cattedrale, di che città sarà? Penso sia in argento perché con la lente è visibile il numero 8”.

La sigla tricolore sul rovescio – letta come CRU invece che ERU – deve aver indotto in errore il nostro lettore, ma la medaglia è interessante e, come ogni testimonianza di questo tipo, ci permette di riscoprire una paginetta di storia.

La sigla ERU sta per Esposizione regionale Udine, evento che si svolse nel 1903 nella città friulana sulla falsariga di numerose altre fiere campionarie realizzate in Italia
La sigla ERU sta per Esposizione regionale Udine, evento che si svolse nel 1903 nella città friulana sulla falsariga di numerose altre fiere campionarie realizzate in Italia

ERU sta per Esposizione regionale Udine, evento che per l’appunto si tenne nella città friulana nel 1903, come indica la data ai lati della sigla. Si trattò sia di un’occasione per promuovere la produzione artigianale, manifatturiera e artistica della provincia friulana all’alba del nuovo secolo, sia per dimostrare il livello raggiunto dal territorio nei confronti del restante contesto nazionale, a quasi quarant’anni dalla raggiunta unità con l’Italia.

Sul dritto della medaglia, impreziosita da smalti, l'allegoria della città di Udine con stemmino smaltato e l'ingresso del padiglione principale dell'esposizione
Sul dritto della medaglia, impreziosita da smalti, l’allegoria della città di Udine con stemmino smaltato e l’ingresso del padiglione principale dell’esposizione

Ecco dunque che al dritto compare non una cattedrale, bensì l’ingresso del padiglione principale progettato da Raimondo D’Aronco in stile Liberty e nel quale vennero esposti beni, oggetti e opere d’arte che intendevano testimoniare il livello di sviluppo economico e culturale raggiunto dal territorio in quel periodo, esaltandone anche il ruolo di centro nevralgico delle spinte irredentiste già vive nella vicina Venezia Giulia.

La figura femminile al dritto, allegoria della città di Udine, regge un serto d’alloro e sorregge lo stemma civico riprodotto a smalti bianchi e neri. Una simile figura, ma con stendardo su cui è riprodotto lo stemma con le parole INDUSTRIA | AGRICOLTURA | ARTE, e con di sfondo Piazza Libertà con la Loggia del Lionello e la Colonna della Serenissima, si trova anche su una medaglia di modulo maggiore, 48 millimetri, in metallo bianco.

Ecco come appariva l'ingresso dell'Esposizione regionale Udine del 1930: un'architettura solenne, in stile Liberty, per un padiglione in cui città e territorio mostrarono il loro meglio
Ecco come appariva l’ingresso dell’Esposizione regionale Udine del 1930: un’architettura solenne, in stile Liberty, per un padiglione in cui città e territorio mostrarono il loro meglio

Al rovescio di questa versione, firmata A. SANTI (che si presume autore anche della medaglia più piccola), la legenda ESPOSIZIONE REGIONALE DI UDINE * 1903 * entro un cerchio continuo e al centro una targa su ramo d’alloro. Per quanto riguarda l’esemplare del signor Corti, invece, la cifra 8 potrebbe essere la prima del punzone 800, relativo al titolo dell’argento, ma dalle foto non è possibile esserne certi.