Complimenti alla redazione di VivereSenigallia.it per la “notizia”, in realtà un pesce d’aprile, che anche la nostra redazione ha rilanciato

 

a cura della redazione | Amici lettori, ricordate la notizia del tesoro dei pirati uscocchi che abbiamo “pescato” dal sito VivereSenigallia.it lo scorso 4 aprile? Ebbene, trattasi – purtroppo per la mnumismatica – di un pesce d’aprile bello e buono nel quale siamo incappati, noi come tanti, andando alla ricerca di news interessanti da rilanciare.

“Pescato” è dunque il verbo più adatto per questa innocente fake news che ha preso di mira la numismatica, nel giorno per eccellenza dedicato agli scherzi e che, senza effettuare un approfondito fact checking, come avremmo dovuto, vi abbiamo riproposto lasciandovi “abboccare all’amo” (insieme a noi!).

Del resto, la notizia era davvero ben scritta e tutt’altro che inverosimile anche se quelle iniziali dei due balneari, F.I. e S.H. (che formano la parola inglese fish, ossia “pesce”), avrebbero dovuto insospettirci. Ma, si sa, noi appassionati di numismatica siamo sempre pronti a credere alla storia di un tesoro ritrovato.

Bravo all’autore, che pure non compare nel sito con la sua firma e che si è preso la briga di documentarsi sui pirati uscocchi, sulle loro scorribande in Adriatico e perfino su quella che poteva essere una composizione ragionevole del tesoretto nascosto sotto gli ombrelloni della spiaggia di Senigallia: monete fiorentine, veneziane, ottomane.

Un pesce d’aprile ottimamente confezionato, nel quale – loro malgrado – sono rimasti coinvolti anche l’Università di Bologna – che avrebbe dovuto studiare le fantomatiche monete – e il Comune di Senigallia già pronto, a dire della testata di informazione locale, ad allestire una mostra permanente.

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