Una panoramica sulle prossime aste Wannenes dedicate al mondo della numismatica e della filatelia: tre incanti, di cui uno web only, con materiali selezionati per i collezionisti ed esemplari di grande interesse

 

informazione pubblicitaria | Monete e medaglie il 22 maggio, filatelia di pregio il 23 maggio e un’asta web only di numismatica attiva dal 13 al 26 maggio: questo l’interessante calendario di incanti dedicati al collezionismo che Wannenes propone per la primavera 2023 con un’offerta varia e rivolta a tutti gli appassionati.

Tra le aste Wannenes di primavera, iniziamo con la numero 444 di monete e medaglie (clicca qui per accedere al catalogo online) che verrà battuta a Milano, presso l’Auditorium di Via Amedei 8 (annesso alla sede della ditta) mentre l’esposizione dei lotti sarà a Palazzo Recalcati (stesso indirizzo) da venerdì 19 a domenica 21 maggio dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. La registrazione nel sito di aste Wannenes è semplice e gratuita permette l’invio di offerte pre asta, mentre per informazioni è possibile scrivere a d.ricci@wannenesgroup.com o telefonare allo 010.2530097.

Dalla nostra selezione di monete greche e siciliane

Sono complessivamente 385 i lotti singoli e multipli dell’incanto di monete e medaglie del 22 maggio e il catalogo si apre con una selezione di monete greche di zecche siciliane molto interessanti a iniziare da un bel nomos di Crotone (lotto 6) con tripode e tripode incuso risalente al periodo 530-480 a.C. proposto dalla stima di 400-600 euro. A seguire, ecco una tetradracma di Messina del 430-396 a.C. che, al lotto 12, ci mostra al D/ la ninfa Messana su carro verso destra con Vittoria in volo e foglia d’alloro e, al R/, una lepre in corsa con sotto un delfino (stima 800-1200 euro).

aste wannenesMolte le zecche greche dell’isola presenti in catalogo, da Taranto a Leontini, da Siracusa a Selinunte mentre, passando alla Grecia continentale, per la Macedonia ci piace mostrarvi il lotto 30, una tetradracma di Antigono II per la zecca di Pella con al D/ il dio Pan entro uno scudo macedone e al R/ Athena Alkidemos a figura intera con scudo e fulmini (stima 700-900 euro). Non mancano dei “classici” come le tartarughe di Egina e i pegasi di Corinto, ma preferiamo soffermarci su Efeso, lotto 53, una bella tetradracma del 350-340 a.C. con l’ape sul D/ e al R/ il cervo retrospicente con palma e nome del magistrato (stima 400-600 euro).

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Monete imperiali romane: rarità, patine e pedigree importanti

Passando alle monete imperiale romane, sempre presenti nelle aste Wannenes più importanti, il catalogo del 22 maggio può fregiarsi di numerosi esemplari con pedigree d’eccezione: vari lotti, infatti, sono ex Collezione Mazzini e, quindi, alla loro intrinseca bellezza aggiungono il plusvalore di una provenienza di prestigio. È stimato 600-800 euro, ad esempio, il lotto 86, un affascinante sesterzio di Caligola (37-41) con ritratto laureato al D/ e iscrizione SPQR P P OB CIVES SERVATOS su quattro righe entro ghirlanda al R/. Proviene invece dalla prestigiosa asta CGN 46 il lotto 87, un sesterzio neroniano al tipo del tempio di Giano con porte chiuse (stima 600-800 euro).

aste wannenesLa selezione di sesterzi, spesso con patine di pregio, prosegue con alcune altre decine di esemplari fra i quali spicca ad esempio, per conservazione e bellezza, il lotto 118: si tratta di una moneta di Marco Aurelio del 161-180 con ritratto imperiale al D/ e al R/ uno scultoreo Marte elmato con lancia e scudo (stima 600-800 euro). Non si può non citare, poi, il lotto 124, anche questo ex Collezione Mazzini: si tratta di un pregevole sesterzio di Commodo come cesare (166-177) con al R/ la Spes che avanza a sinistra con un fiore nella mano e tenendo con l’altra la veste sollevata (stima 600-800).

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Monete di zecche italiane: chicche numismatiche dalla Penisola

Passando a una brevissima anteprima delle monete di zecche italiane, anche queste sempre presenti nelle aste Wannenes dedicate alla numismatica, vi segnaliamo il lotto 155, una elegantissima 100 grana per Napoli a nome di Carlo II di Spagna battuta nel 1693: bello il ritratto al D/, solenne il Toson d’oro sul R/ per questo grande modulo argenteo meritevole di 300-500 euro di stima.

aste wannenesDal Regno di Napoli a quello di Sardegna per il lotto 184, le 20 lire oro del 1817 – un classico fra i marenghi – a nome di Vittorio Emanuele I proposte con stima di 400-600 euro. Seguono altre interessanti monete di Vittorio Emanuele III, fra cui dei “classici” come le 50 lire del 199 (Cinquantenario) e 1912 (Aratrice) o la 20 lire Impero del 1936-XIV, sempre ricercata dai collezionisti.

Monete di zecche estere: grandi moduli dai secoli passati

Nel catalogo del 22 maggio fanno la parte del leone le monete mondiali, con alcune autentiche rarità e nuclei interessanti. I filoni più ricchi riguardano le monete inglesi e scozzesi, una serie di doppi e tripli talleri del Sacro romano impero e infine una serie di monete svizzere. Iniziamo con il triplo ducatone del 1650 a nome di Filippo IV (1645-1676) per il Brabante, proposto al lotto 198 che, pur in conservazione non eccelsa, merita una stima d’asta di 1000-1500 euro per la sua rarità.

La Gran Bretagna – sotto gli occhi del mondo in questi giorni per l’incoronazione di Carlo III – spicca invece con il lotto 213, con un magnifico pound del 1642 a nome di Carlo I (stima 1500-2000 euro) con al D/ il sovrano a cavallo: al peso di ben 120,10 grammi per un diametro di 54-55 millimetri: moneta di grande fascino, fu coniata dalla zecca di Oxford ancora  con la tradizionale tecnica a martello.

Sempre dalla Gran Bretagna, ma dall’epoca splendente della regina Vittoria, viene la corona plain edge del 1847 che aste Wannenes propone al lotto 238: un capolavoro di arte incisoria sia al D/, con ritratto giovanile della sovrana e iscrizione in caratteri gotici, che al R/ dove gli stemmi araldici disposti a croce portano al centro la Union Jack e sono accantonati dai fiori simbolo delle nazioni componenti il Regno Unito (Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda). Stima d’asta, anche per la finitura proof, 1000-1500 euro.

aste wannenesProseguendo, torniamo al Sacro romano impero e all’inizio del XVII secolo con il lotto 254, un eccezionale triplo tallero a nome di Rodolfo II impreziosito da una patina multicolore: la moneta, ben 47 millimetri per quasi 87 grammi d’argento, viene dalla zecca di Hall e reca al D/ il busto corazzato di Rodolfo II, ornato con colletto a balze, con collare del Toson d’Oro, data sotto. Al R/ stemma ovale in padiglione, con piccolo scudo del Tirolo in alto. Stima 900-1100 euro.

aste wannenesUn altro triplo tallero, ma a nome di Massimiliano III e battuto nel 1614 sempre ad Hall, e con identica stima, è al lotto 256: oltre 86 grammi di peso per 46 millimetri, praticamente Spl, rappresenta un capolavoro di incisione dal momento che al D/ raffigura il gran maestro coronato e corazzato, stante di fronte,  che impugna lo spadone con la mano destra, a sinistra lo stemma d’Austria sorretto da un leone e a destra elmo da parata. Al R/ campeggia invece la figura dell’arciduca corazzato a cavallo a destra, con attorno una corona formata di ben 15 stemmi.

Concludiamo con due esemplari elvetici, due doppi talleri entrambi per la zecca di Basilea: si tratta lotto 304, senza data, stimato 500-700 euro e raffigurante una fine veduta della città da nord est al D/, mentre il R/ è appannaggio dello stemma di Basilea entro un cerchio formato dagli otto emblemi araldici dei baliati, il tutto riccamente ornato.

Data al 1741, infine, un altro doppio tallero d’argento proposto al lotto 306: anche su questa moneta una magnifica veduta della città elvetica, ma abbinata stavolta all’emblema cittadino sorretto da un mitologico basilisco e circondato dal motto latino, di ovvio significato, DOMINE CONSERVA NOS IN PACE. La stima è fissata in 500-700 euro.

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Asta di filatelia Wannenes 445 del 23 maggio: alcuni pezzi forti

Lasciando ai lettori il piacere di sfogliare l’intero catalogo di numismatica, ci soffermiamo ora sull’incanto filatelico del 23 maggio (accedi qui al catalogo) che propone, anche in questo storico settore del collezionismo, esemplari di pregio storico e di notevole interesse. Per quanto riguarda gli antichi stati italiani, al lotto 524 ecco una lettera del 1° gennaio 1852, primo giorno di emissione del francobollo da 1 baiocco verde grigiastro dello Stato Pontificio: spedito da Corinaldo a Ripe, estremamente raro e ben conservato, questo capolavoro di storia postale ha una stima di 10.000-20.000 euro.

Spostandoci al Regno d’Italia, invece, altrettanto affascinante e pregevole è la serie completa dei 21 francobolli pubblicitari di Vittorio Emanuele III al lotto 645, stampata fra il 1924 e il 1925 e meritevole di una stima di 3000-5000 euro: specchio di un’epoca lontana, incuriosisce per quelle appendici sotto il ritratto del re che pubblicizzano marchi commerciali ancora oggi esistenti o realtà cadute nell’oblio della storia.

aste wannenesE, in questo 2023 in cui si celebra il secolo di vita dell’Aeronautica militare, non poteva mancare un capolavoro della filatelia italiana legato a un’impresa aviatoria di novant’anni fa: al lotto 612 del catalogo filatelico delle aste Wannenes di maggio, infatti, ecco il trittico della Crociera nord atlantica di Balbo da 25 lire senza nome dell’apparecchio, nuovo e con gomma integra, uno dei soli 40 pezzi conosciuti. La stima di 20.000-40.000 euro è del tutto giustificata, per questo cimelio storico filatelico d’eccezione.

Invitandovi a sfogliare online i cataloghi delle aste Wannenes di numismatica e filatelia, compreso quello dell’asta web only di monete e medaglie attivo per le offerte dal 13 al 26 maggio (clicca qui per accedere), vi ricordiamo che le offerte pre asta sono attive e che siamo a vostra disposizione per ogni informazione.