Una settimana fa la 139a edizione di Veronafil entrava nel vivo: dopo un paio di giornate riservate all’allestimento e agli operatori, infatti, alle 14.00 di giovedì 21 novembre iniziavano a girare i tornelli dell’ingresso San Zeno di VeronaFiere riversando migliaia di appassionati di numismatica e filatelia nel Padiglione 6, la nuova sede della kermesse del collezionismo che tradizionalmente, in Italia, ci accompagna verso le festività.
Veronafil 139, un bilancio positivo (nonostante tutto)
Nei confronti di Veronafil non sono sempre stato tenero: avendo preso parte infatti – prima come giovane collezionista, poi come “praticante”, infine come giornalista – a circa sessanta edizioni veder cambiare, non sempre in meglio, quel luogo di incontro così unico mi ha sempre suscitato un certo malumore. Stavolta, però, una doverosa lancia va spezzata in favore dell’Associazione filatelica numismatica “Scaligera” che negli ultimi mesi, nonostante si sia trovata nell’occhio del ciclone – poi vi dirò perché – è riuscita a fare in modo che il biancio della 139a Veronafil fosse positivo, oltre le aspettative.
I mesi precedenti la fiera, infatti, sono stati segnati da una campagna di disinformazione che ha portato a far credere ad alcuni che la manifestazione veronese di novembre sarebbe stata annullata. Campagna orchestrata da chi, e perché, non è dato saperlo tanto che Piero Ambrosini, segretario dell’AFNS, nell’edizione del bollettino informativo La voce scaligera si è visto costretto a smentire questa e altre voci in un articolo dal titolo Il solito ignoto. Nella stessa occasione, gli organizzatori di Veronafil hanno ribadito pubblicamente come da otto anni – ossia da quattordici manifestazioni, escluse le due annullate causa pandemia – i prezzi di noleggio di spazi e attrezzature per gli espositori siano rimasti invariati, a dispetto delle voci di rincari selvaggi fatte circolare ad arte in più occasioni.
A proposito di biglietti d’ingresso e di visitatori
Un chiarimento, poi, sul biglietto di ingresso nominativo – appena cinque euro per accedere a tutte e tre le giornate della manifestazione – che, percepito da parte di alcuni come un “balzello” destinato a “ingrassare” le casse dell’Associazione filatelica numismatica “Scaligera”, come ha spiegato il presidente Enrico Meliadò va invece a totale beneficio di VeronaFiere.
Tra gli aspetti positivi dell’edizione autunnale di Veronafil, oltre a un afflusso di pubblico consistente, nonostante l’ormai cronica assenza o quasi di visitatori dall’Est Europa, e spalmato su tutte e tre le giornate è da sottolineare la generale soddisfazione degli operatori. A Verona, i professionisti della numismatica hanno infatti lavorato, e bene, tanto da far passare in secondo piano anche qualche critica che al nuovo padiglione e alla disposizione degli stand, riprogettata di conseguenza. Fatto non secondario, inoltre, grazie all’ingresso con biglietto e ad una costante presenza di personale di sicurezza anche l’azione dei proverbiali “soliti ignoti” – quelli che tentano di alleggerire clienti e commercianti di contanti in corso legale e preziosi materiali da collezione – è stata ridotta al lumicino, almeno entro il perimetro della manifestazione.
Veronafil come Davide contro Golia, lo sapevate?
Per stilare con equilibrio un bilancio della 139a Veronafil è dunque giusto tener conto di tanti aspetti: non basta criticare le procedure di carico e scarico, l’assegnazione dei parcheggi oppure la presenza di un solo punto di ristoro, o magari l’evidentemente ridotta presenza di operatori e collezionisti stranieri rispetto al passato. I tempi, rispetto alla fine degli anni Novanta e ai primi Duemila, sono cambiati: è cambiato il bacino collezionistico, che si è ridotto, come sono mutate le forme di acquisto soprattutto grazie ai canali digitali, ed è cambiato soprattutto il modo di intendere il valore della “presenza” nelle fiere, tanto da parte dei commercianti che degli appassionati.
In conclusione va ricordato un aspetto di Veronafil che pochi conoscono: si tratta infatti di una delle rarissime, forse dell’unica manifestazione di alto livello che, pur svolgendosi negli spazi di Viale del Commercio, non viene organizzata da VeronaFiere (tipo Vinitaly, FierAgricola, Marmo+Mac o Fieracavalli) bensì da gestita un soggetto esterno, la “Scaligera”, come sappiamo non senza difficoltà e sacrifici ma anche, come accade ogni volta, con il legittimo orgoglio di sentirsi un po’ come Davide di fronte a Golia.
E non è necessario per forza prevalere in tutto sul gigante, fino a decapitarlo come nel biblico episodio: già riuscire a difendersi e darsi appuntamento all’edizione numero 140 di Veronafil, messa in calendario dal 22 al 24 maggio 2025, è una meritata vittoria.