Grazie alla memoria storica e all’archivio della ditta Picchiani & Barlacchi, svelata la paternità delle medaglie animate italiane di inizio Novecento

 

di Roberto Ganganelli | Qualche mese fa vi abbiamo presentato la storia di una curiosa medaglietta “animata” in ottone, con telaio portativo, relativa alla Guerra italo-turca (leggete qui l’articolo) scrivendo, tuttavia di non sapere chi fosse “l’ingegnoso imprenditore che la realizzò”.

Medaglia animata risalente al 1911-1912 con leganda W TRIPOLI ITALIANA e pubblicità Cinzano sul telaio di sospensione (collezione Marco Sisi, riproduzione vietata)
Medaglia animata risalente al 1911-1912 con leganda W TRIPOLI ITALIANA e pubblicità Cinzano sul telaio di sospensione (collezione Marco Sisi, riproduzione vietata)

Qualche tempo dopo la pubblicazione, infatti, in redazione è giunta una mail dell’architetto Chiara Montauti, titolare della storica ditta di coniazione fiorentina Picchiani & Barlacchi con allegata non una, bensì cinque foto di medaglie animate, repertorio di una produzione originale ideata e brevettata a inizio XX secolo da Gastone Picchiani, fondatore dell’azienda.

Gastone Picchiani iniziò la sua attività nel 1896 a Firenze, inizialmente aprendo una piccola attività all’interno di in una semplice cantina; questa nel 1902 si trasformò in una vera ditta, la Gastone Picchiani & Fratelli e dal 1921 assunse la denominazione di Picchiani & Barlacchi per l’ingresso nella società del ragionier Bruno Barlacchi che, dal 1915, teneva la contabilità della ditta.

Svelata dunque la paternità delle medaglie animate, alla nostra versione “anonima” con l’iscrizione scomposta W TRIPOLI ITALIANA, che diventa visibile solo facendo ruotare velocemente la medaglietta sul suo asse, ecco aggiungersi la stessa medaglia – mm 22 circa il diametro – con in basso le iscrizioni BREVETTATO e G. PICCHIANI FIRENZE montata con un sostegno pubblicitario del VERMOUTH (sic) CINZANO: bellissima!

Risale al periodo della Grande guerra la prima di tre medaglie animate che inneggiano alle città irredente di Trento e Trieste collezione Marco Sisi, riproduzione vietata)
Risale al periodo della Grande guerra la prima di tre medaglie animate che inneggiano alle città irredente di Trento e Trieste collezione Marco Sisi, riproduzione vietata)

Tre ulteriori medaglie animate – con un telaio portativo identico, quindi parte di una stessa “serie” – sono invece riferibili al periodo della Prima guerra mondiale, con tutta probabilità prodotte a ridosso della vittoria dal momento che riportano le iscrizioni scomposte W TRIESTE ITALIANA, W TRENTO TRIESTE ITALIANE e W TRIESTE NOSTRA: souvenir patriottici che si inseriscono fra i prodotti medaglistici più originali del periodo. Sono in metallo chiaro, probabilmente lega d’argento.

Tra le medaglie animate con firma di Gastone Picchiano questa con iscrizione scomposta su quattro righe: ruotandola appare W TRENTO TRIESTE ITALIANE (collezione Marco Sisi, riproduzione vietata)
Tra le medaglie animate con firma di Gastone Picchiano questa con iscrizione scomposta su quattro righe: ruotandola appare W TRENTO TRIESTE ITALIANE (collezione Marco Sisi, riproduzione vietata)

Infine, dagli archivi della Picchiani & Bralacchi ecco una coniazione del tutto particolare che, nella sua natura di criptica portatrice di simboli e messaggi “occulti”, risulta perfetta per lo scopo: componendo dritto e rovescio di quest’ultima medaglia animata, infatti, è possibile visualizzare un compasso, una squadra e una lettera G al centro, composti fra loro.

W TRIESTE NOSTRA, inneggia quest'alta coniazione dello stesso periodo sulla quale la firma dell'autore è evanescente (collezione Maco Sisi, riproduzione vietata)
W TRIESTE NOSTRA, inneggia quest’alta coniazione dello stesso periodo sulla quale la firma dell’autore è evanescente (collezione Maco Sisi, riproduzione vietata)

Si tratta ovviamente del triangolo massonico in cui, volendo semplificare al massimo la lettura, la squadra rappresenta la materia e il compasso lo spirito o la mente o, in altre parole, la squadra il mondo concreto, la misura della realtà oggettiva, mentre il compasso simboleggia l’astrazione, il giudizio soggettivo.

Squadra e compasso sono spesso accompagnati, come in questo caso, dalla lettera G, simbolo anche questo non interpretato in modo unanime: in Italia, ad esempio, è spesso inteso come la lettera iniziale dell’acronimo G.A.D.U. (Grande Architetto Dell’Universo); nel mondo anglosassone il riferimento è invece alla parola inglese God.

Ed ecco spuntare, fra le rare medaglie animate di inizio XX secolo, anche una massonica con squadra, compasso e lettera G al centro (collezione Marco Sisi, riproduzione vietata)
Ed ecco spuntare, fra le rare medaglie animate di inizio XX secolo, anche una massonica con squadra, compasso e lettera G al centro (collezione Marco Sisi, riproduzione vietata)

Anche quest’ultima esponente della “famiglia” delle medaglie animate riporta il marchio di fabbrica G. PICCHIANI – FIRENZE su entrambe le facce, come quella con W TRIESTRE NOSTRA. Una firma d’autore che rende merito a un personaggio fondamentale nella storia dell’industria medaglistica italiana che, nato nel 1875 e scomparso nel 1967, vive ancora oggi nell’operato di un’azienda esemplare che coniuga arte e mestiere, antiche tradizioni artigiane e modernità.

Non si può escludere che, al di la delle preziose campionature le cui immagini ci sono state fornite dall’architetto Chiara Montauti, che ringraziamo, possano esistere altre varianti di medaglie animate, differenti per iscrizione sul tondello, per montatura o, magari, per il messaggio pubblicitario sul telaio di sospensione: chi ne fosse in possesso ce le segnali, le pubblicheremo con piacere!