E’ venuto alla luce nella regione di Lublino | Occultato dai Vandali all’arrivo dei Goti tra II e III secolo | Contiene monete da Nerva a Settimio Severo

 

a cura della redazione | La notizia è stata data pochi giorni fa da Science in Poland: un team di archeologi polacchi ha riportato alla luce, lo scorso anno, l’ennesimo tesoro di denari romani. Monete che risalgono al I e al II secolo e che, probabilmente, appartenevano ad un membro influente di una delle tribù germaniche che vivevano nella zona a quell’epoca.

I denari sono stati trovati in alcuni campi vicino a Cichobórz, nella municipalità di Hrubieszów, non lontano da Lublino. Il ritrovamento, come detto, data al 2019 e le monete sono state portate alla luce per caso, come spesso accade, da mezzi agricoli che stavano lavorando il terreno in vista della semina.

Alcuni esemplari di quello che è stato già ribattezzato "il tesoro di Lublino" e che, rinvenuto nel 2019, assomma a 1753 denari domani in argento del periodo da Nerva a Settimio Severo
Alcuni esemplari di quello che è stato già ribattezzato “il tesoro di Lublino” e che, rinvenuto nel 2019, assomma a 1753 denari domani in argento del periodo da Nerva a Settimio Severo

A fare la scoperta Mariusz Dyl, un agricoltore che ha contattato il Museo di Hrubieszów. Gli archeologi hanno così recuperato inizialmente 137 monete lungo un “sentiero”, trasportate dall’aratura e, come grazie ad un “filo di Arianna”, hanno poi individuato il sito di giacenza del resto del tesoro di denari romani.

Complessivamente, le 1753 monete pesano oltre cinque chili e portano i ritratti di imperatori che vanno da Nerva (96-98 d.C.) a Settimio Severo (193-211 d.C.). Il proprietario del terreno, che ha dimostrato un esemplare senso civico, è stato elogiato per la sua segnalazione della scoperta che, probabilmente, ha evitato la perdita di molte monete.

Secondo Andrzej Kozłowski, dell’Istituto di archeologia di Lublino, “questo ritrovamento sarà la corona dell’archeologia polacca”. Il tesoro di denari romani, infatti, sarebbe stato piuttosto prezioso all’epoca e anche se, come ha dichiarato il direttore del museo locale Bartłomiej Bartecki, “non si poteva certo comprare un villaggio con queste monete, non si trattava affatto di una piccola somma, specialmente per le tribù barbariche”.

Come si nota da questa immagine, la conservazione media delle monete ritrovate in Polonia è scadente, ma ciò non toglie che, all'epoca dell'occultamento, quei circa cinque chili d'argento fossero un vero tesoro
Come si nota da questa immagine, la conservazione media delle monete ritrovate in Polonia è scadente, ma ciò non toglie che, all’epoca dell’occultamento, quei circa cinque chili d’argento fossero un vero tesoro

Gli esperti ritengono che le monete fossero probabilmente di proprietà di una tribù del ceppo dei Vandali, popolazione germanica stanziata anche in questa parte della Polonia durante l’occupazione romana.

Probabilmente, il proprietario accumulò i denari attraverso il commercio o servendo come ausiliario nelle legioni di stanza sul posto. Si ipotizza che le monete siano state occultate e abbandonate all’arrivo dei Goti, verso il 200 d.C. circa.

Il contenitore originale in cui era stato occultato il tesoro di denari romani non è sopravvissuto, ma probabilmente si trattava una cassetta di legno o una borsa di cuoio. Qualunque cosa fosse, era adornata con rivetti in argento, dato che otto di questi sono stati scoperti nel sito.