VIDEONEWS: un TESORO ABBASIDE dal sottosuolo di ISRAELE

1984

Oltre quattrocento monete d’oro per il nuovo tesoro scoperto in Medio Oriente | Le coniazioni dei califfi abbasidi nascoste almeno nove secoli fa

 

di Mathias Paoletti | Risalirebbe a circa nove secoli fa il piccolo vaso di argilla contenente la bellezza di 425 monete d’oro che è stato scoperto in Israele, nei pressi di Yavne. Come riferisce la Israel Antiquity Authority (IAA), che ha condotto gli scavi, il contenitore è venuto alla luce lo scorso 18 agosto.

Tutte in oro pressoché puro, per un peso totale di 845 grammi, le monete risalgono, almeno per la maggior parte, al periodo dei califfi abbasidi (tra il 750 e il 1258). Il Califfato, nella sua fase di massima estensione, governava su ampie regioni dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente. La sua fine, avvenuta nel 1258 per l’appunto, si ebbe per opera delle orde mongole che ne saccheggiarono la capitale Baghdad mettendo fine ad una delle massime espressioni di potere del mondo islamico.

Un'immagine del rinvenimento del tosoro di monete abbasidi in Israele, in un'immagine fornita dalla Israel Antiquity Authority che ha condotto gli scavi
Un’immagine del rinvenimento del tosoro di monete abbasidi in Israele, in un’immagine fornita dalla Israel Antiquity Authority che ha condotto gli scavi

Liat Nadav-Ziv ed Elie Haddad, due degli archeologi che hanno condotto lo scavo, sottolineano l’eccezionalità del ritrovamento sia per numero di esemplari che per la sua composizione di sole monete in oro. Inoltre, le condizioni delle monete sono eccellenti, “come se fossero state sepolte il giorno prima”, riferiscono i ricercatori.

Probabilmente chi seppellì questo vaso pieno di monete aveva l’intenzione di nasconderlo temporaneamente e poi di recuperarlo, cosa che evidentemente non è successa. Una guerra? La morte prematura del proprietario? Come sempre, in questi casi, molte sono le ipotesi sulle circostanze di occlutamento e, forse, altre indagini sul sito di ritrovamento serviranno a chiarire meglio il contesto.

Tra gli esemplari del tesoro che hanno colpito di più gli archeologi, tra quelli analizzati, c’è una moneta in oro a nome dell’imperatore bizantino Teofilo (829-842 d.C.). Questa moneta venne coniata dall’officina di Costantinopoli, e il fatto che sia presente in un ripostiglio proveniente da una regione islamica prova l’esistenza delle  connessioni economiche che già c’erano al tempo, anche tra imperi considerati rivali.

Ed ecco per voi, infine, un video sul tesoro di Yavne pubblicato da Euronews.